19 luglio 2025 - 11:27
Source: ABNA24
La pace nella regione dipende dalla risoluzione della questione del Kashmir

Il presidente del Consiglio degli Ulema Sciiti del Pakistan ha sottolineato: la pace duratura nell'Asia meridionale non è possibile senza una risoluzione giusta della questione del Kashmir.

Secondo l'agenzia di stampa AhlulBayt (AS) - Abna - l'Ayatollah Sayyed Sajid Ali Naqvi, presidente del Consiglio degli Ulema Sciiti del Pakistan, ha sottolineato che la pace e la stabilità nella regione dell'Asia meridionale sono direttamente legate alla risoluzione equa della questione del Kashmir.

Ha chiesto che venga trovata una soluzione giusta per questa crisi di lunga data, tenendo conto di tutte le parti interessate, dei vari strati della popolazione e delle leggi internazionali.

In occasione della Giornata dell'Adesione del Pakistan (19 luglio 1947), che commemora l'approvazione unanime della risoluzione sull'adesione del Kashmir al Pakistan a Srinagar, Sajid Naqvi ha dichiarato: "Nessuna nazione o popolo può essere soppresso con l'oppressione e la forza. I territori occupati non diventeranno mai forzatamente parte inseparabile del paese occupante. Sono i popoli del Kashmir che hanno deciso il loro destino."

Il presidente del Consiglio degli Ulema Sciiti del Pakistan ha aggiunto: "La coraggiosa e onorevole nazione del Kashmir ha dichiarato la sua scelta dal 1947 con l'approvazione della risoluzione sull'adesione al Pakistan. Nonostante la distruzione dello status speciale del Kashmir da parte del governo di Modi, i Kashmir hanno continuato a resistere, nonostante abbiano affrontato la violenza, incluso l'uso di proiettili a pallini contro anziani, donne e bambini. Oggi, celebrano con orgoglio e forza la Giornata dell'Adesione al Pakistan. Apprezziamo la loro resilienza e resistenza e continueremo a fornire il nostro sostegno morale, politico e diplomatico a loro."

Ha anche chiesto al governo pakistano di sollevare la questione del Kashmir con maggiore forza nei forum internazionali, inclusa l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza, e di smascherare il vero volto della falsa democrazia indiana.

Sajid Naqvi ha concluso: "Ora è il momento di intraprendere un passo pratico per risolvere questo conflitto, tenendo conto delle opinioni di tutte le parti, e di formulare e attuare una soluzione in conformità con le aspirazioni del popolo del Kashmir e le leggi internazionali, in modo che il popolo oppresso del Kashmir possa finalmente vedere l'alba della libertà dopo anni di oppressione."

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