(ABNA24.com) “I dati preliminari disponibili per questo anno ci fanno capire che il numero di persone fortemente denutrite al mondo è in aumento” ha dichiarato Jose Graziano da Silva, direttore generale della Fao, nel corso di un incontro con la stampa. “Purtroppo non è una buona notizia” ha aggiunto, senza però fornire dati specifici sul caso. Il capo dell’agenzia ha rivelato che nel biennio 2014-2016 le persone con gravi carenze di cibo nel mondo erano 795 milioni, circa il 21% in meno rispetto al 1990-1992.
“Oltre il 60% della popolazione colpita da fame cronica risiede in zone devastate da conflitti o soggette ad importanti cambiamenti climatici” ha continuato da Silva, aggiungendo che circa 19 Paesi si sono trovati a far fronte, insieme con la scarsità di cibo, anche a prolungate situazioni di emergenza come gravi siccità o alluvioni, causate dal riscaldamento globale. Tra le zone più colpite troviamo Yemen, Sudan, Somalia e Nigeria.
Lo scorso anno, la Fao aveva già annunciato che lo squilibrio politico del Medio Oriente e del Nord Africa ha notevolmente peggiorato la situazione, riducendo ai minimi la sicurezza alimentare e lasciando circa 30 milioni di persone in balia della fame.
Azzerare la fame nel mondo è uno degli obiettivi del “Global Goals 2030”, un programma d’azione, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu, il cui obiettivo è quello di migliorare la vita dei Paesi in via di sviluppo attraverso la lotta alla povertà ed al degrado ambientale e la riduzione dell’impatto ambientale, per una attenzione sempre maggiore ad uno sviluppo sostenibile.
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