AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : parstoday
martedì

14 aprile 2020

16:08:48
1025726

Da Londra una "testimonianza italiana": qui personale sanitario meno protetto

- "Italiani! Svegliatevi! ": era questo l’appello lanciato a inizio aprile da Linda Pasqui, un’italiana residente a Londra che, dopo aver contratto il coronavirus, si era vista negare assistenza medica e la possibilita' di essere ricoverata in uno degli ospedali della capitale inglese

(ABNA24.com) D’altro canto, invece, ci sono le autorità sanitarie inglesi, che assicurano come la situazione sia sotto controllo e le strutture ospedaliere siano in grado di fronteggiare l’epidemia da covid-19. Ma qual è la verità? Lo abbiamo chiesto direttamente a chi negli ospedali ci lavora tutti i giorni, sempre a contatto con i contagiati.

Sara (nome di fantasia) è un’infermiera e ricercatrice italiana da anni impiegata in una struttura della zona a nord di Londra. Attualmente si occupa di trial clinici sui pazienti risultati infetti, per cercare di studiare un vaccino contro il coronavirus. Ci ha chiesto di non rivelare il suo vero nome per una ragione precisa: “L’ospedale dove lavoro ha espressamente proibito al suo personale di non rilasciare interviste alla stampa” ci spiega. “E lo stanno facendo tutti gli ospedali del Paese, perché – secondo il mio punto di vista – cercano di nascondere quale sia la vera situazione all’interno delle strutture ospedaliere, diversa da quella che vogliono far credere”. 

 Stando a quanto riportano i media più accreditati, la situazione negli ospedali inglesi sembra essere ancora gestibile, con posti letto e macchinari per le cure intensive disponibili. Ma la BBC ha fatto sapere che in alcune città della Gran Bretagna le strutture ospedaliere non consentirebbero più il ricovero di pazienti dai 70 anni in su, in caso presentino i sintomi del coronavirus.

Com’è la situazione nel centro in cui lavori?“Il nostro ospedale ha cominciato a fare discriminazioni in tal senso, con i pazienti al di sopra dei 65 anni. Da noi è ancora possibile venir ricoverati se si hanno più di 65 anni, ma se si chiama l’ambulanza o il numero verde 111 (dedicato all’emergenza covid-19, ndr), dicendo di avere tutti di sintomi del virus, quella telefonata non viene considerata come alta priorità. Quindi, tanto per intenderci, se hai meno di 65 anni l’ambulanza può arrivare in 10 minuti. Se sei più grande può mettercene 50…”. 

342/