AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : parstoday
sabato

18 settembre 2021

14:20:29
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Riprende la cooperazione culturale Italia-Iran

In un contesto internazionale in cui i Paesi stanno progressivamente uscendo dalla pandemia, riprende la cooperazione nel settore culturale tra Italia ed Iran.

ABNA24 : Una cooperazione su diversi livelli e che riguarda l’istruzione, l’insegnamento della lingua, le borse di studio, la collaborazione interuniversitaria, l’organizzazione di mostre da allestire in entrambi i Paesi, l’organizzazione di eventi nell’ambito teatrale, musicale e cinematografico.

In particolare, ha ripreso il progetto Italo Iraniano sul turismo culturale.

Si tratta di un progetto avviato nel 2019 dall’Ambasciata italiana in Iran e dall’Ufficio ICE di Teheran in collaborazione con l’Alleanza italiana delle cooperative e il Ministero iraniano del Patrimonio Culturale, del Turismo e dell’Artigianato, e poi interrottosi a causa della pandemia da Covid-19.

Italia e Iran si parlano con la cultura.

Una conversazione che sta tenendo viva l’ambasciata guidata da Giuseppe Perrone, diplomatico che ormai parla – confermano i madrelingua – un ottimo persiano.

L'ambasciatore Perrore, in un recente intervento, ha menzionato le grandi potenzialità di collaborazione nel settore turistico tra i due paesi, che si possono schiudere con il progressivo contenimento della pandemia, anche grazie alla collaborazione già esistente tra Italia e Iran nel settore archeologico e in quello dello sviluppo rurale con il coinvolgimento delle cooperative italiane ed iraniane.

Ciò al fine di ulteriormente sviluppare – ha proseguito l'Ambasciatore Perrone – i connubi già esistenti tra il turismo e lo sviluppo economico e fornire impulso all’applicazione di tecnologie di ultima generazione per la preservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale dei due paesi.

L'Ambasciatore Perrone ha cominciato nel settembre 2019 con il progetto Urban Art Unites, affiancando artisti di strada iraniani e italiani (i primi erano Paolo Bordino PAO e Mehdi Ghadyanloo) nel compito di decorare i muri esterni della Residenza nel quartiere di Farmaniyeh.

Ha proseguito con un’iniziativa sul cinema d’autore e infine, prendendo atto della pandemia, ha dato vita al progetto “8 ½ Theatre Clips. How Covid Pandemic changed our lives”.

Un progetto ormai verso la conclusione ma sempre fruibile sui canali social dell’Ambasciata (Youtube, Instagram e Twitter), e al quale si affianca un’altra serie di dieci video dedicati all’architettura e al design, “Domus Eye on Iran”, prodotti con la storica rivista milanese Domus.

La serie vuole da una parte segnalare architetti e designer iraniani, dall’altra metterne in luce i rapporti con l’Italia.

Tre gli episodi già in rete: il primo dedicato ad Alireza Taghaboni e alla sua “Villa per un fratello maggiore”; il secondo al progetto per la Biblioteca nazionale di Teheran realizzato nel 1977 da Gaetano Pesce; il terzo al rapporto dell’architettura iraniana con la natura, nei progetti di Sara Kalantary e Reza Sayadian.

Un triste fuori programma è stata la commemorazione in rete di Anna Vanzan, iranista e islamologa scomparsa, la vigilia di Natale, a 65 anni: l’evento in persiano, organizzato dalla rivista letteraria Bukhara e al quale ha partecipato anche l’ambasciatore, ha evidenziato il ruolo della studiosa come ponte con la cultura e la società iraniane, contro gli stereotipi che dividono.

Di lei, docente all’università di Venezia e attenta alle problematiche di genere nei paesi islamici, si cita un passaggio del libro “Diario Persiano. Viaggio sentimentale in Iran” (2017).

In mezzo a mille impedimenti, le nuove generazioni dell’Iran stanno producendo una cultura raffinata e cosmopolitica saldamente ancorata alla storia locale. Cerchiamo allora di guardare più in là, in questo momento storico difficilissimo, quando sull’agenda internazionale si ripropone il conflitto tra Stati Uniti e Iran. L’odio nei riguardi dell’Iran rischia di portarci tutti sull’orlo del baratro. Quanto a me, posso solo continuare a diffondere la cultura di questo straordinario paese, che amo come fosse il mio”.

Vi è, quindi, da essere molto orgogliosi della collaborazione esistente tra Italia ed Iran, oltre a rinnovare gli intensi rapporti culturali tra i nostri due paesi, offre l’occasione di rivolgere una comune sollecitazione alla comunità internazionale affinché venga difeso il diritto dei popoli alla conoscenza ed alla cultura.

La ripresa della collaborazione tra i due paesi permetterà un ottimo lavoro in molti ambiti di collaborazione culturale, con particolare attenzione alla letteratura, al cinema, alla musica, all’archeologia e alle arti figurative, con mostre che – si auspica – si possano realizzare in presenza sia in Italia che in Iran.

Ambiti talmente vasti che fanno prevedere il coinvolgimento non solo del settore statale, ma anche di quello privato.

Avv. Fabio Loscerbo

Presidente dell'Associazione di Cultura e del Commercio Italo Iraniana di Bologna

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