ABNA24 – gli Stati europei (Francia, Inghilterra e Germania) tra i firmatari dell'accordo sul nucleare iraniano (Piano d'azione congiunta globale, JCPOA ossia BARJAM) seguono un approccio realistico. Cosi' il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian un colloquio telefonico con l'omologo cinese, Wang Yi, quest'ultimo, dal canto suo nel dare il benvenuto, molto favorevolmente, alla decisione dell'Iran di riprendere i negoziati sul proprio programma nucleare, ha annunciato la decisione del suo governo, di Pechino, onde rafforzare la cooperazione multisettoriale con Tehran. Le osservazioni arrivano dopo che il viceministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri Kani, ha annunciato la riapertura dei colloqui sull'accordo relativo al nucleare iraniano (Jcpoa) con i sei Paesi firmatari: Cina, Russia, Germania, Francia, Unione Europea ed Inghilterra, il 29 novembre prossimo a Vienna.
L'amministrazione del presidente Raisi ha piu' volte chiarito che partecipa ai negoziati solo per ottenere la rimozione delle sanzioni imposte di Washington: gli Stati Uniti dovrebbero cominciare a rispoettare gli impegni previsti dall'accordo. Un accordo che gli Usa sotto Trump lo hanno abbandonato nel maggio 2018. Definendo "positiva" l'attitudine delle autorità iraniane, Wang ha esortato Teheran a cooperare con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e Washington ad intraprendere "azioni correttive" dopo il ritiro dall'accordo.
Stando all'IRIB, il ministro Abdollahian ha inoltre affermato che l'Iran apprezza "il ruolo costruttivo della Cina nella questione nucleare iraniana" e ha sottolineato la volontà del Paese di rafforzare la cooperazione con Pechino e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.
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