L'Iran accoglie con favore la normalizzazione delle relazioni con Riyadh

a margine del secondo round della conferenza di Baghdad e ha detto: Ogni volta che i sauditi saranno pronti a tornare alle normali relazioni, l'Iran lo accoglierà con favore. Il 3 gennaio 2016, l'Arabia Saudita ha interrotto le sue relazioni diplomatiche con l'Iran con il pretesto di alcune persone che hanno attaccato l'ambasciata e il consolato del paese a Teheran e Mashhad. A questo proposito e secondo IRNA; Amir-Abdollahian, al termine della visita in Giordania e della partecipazione al vertice di Baghdad 2 nel gruppo dei giornalisti di mercoledì, riferendosi all'incontro con il ministro degli Esteri saudita in merito ai tempi di ripresa delle relazioni diplomatiche tra Teheran e Riyadh, ha dichiarato: la Repubblica islamica dell'Iran non è stata la rottura delle relazioni diplomatiche, ed è stata l'Arabia Saudita a prendere tale decisione, e ogni volta che i sauditi saranno pronti a tornare alle relazioni normali, l'Iran lo accoglierà con favore. Il Ministro degli Affari Esteri dell'Iran ha anche informato delle consultazioni relative ai negoziati per la cancellazione delle sanzioni e ha chiarito: Negli ultimi 2-3 mesi, la parte americana ha fatto dichiarazioni ipocrite e ha intrapreso azioni che non corrispondevano alle loro parole. Gli Stati Uniti hanno ripetutamente dichiarato la loro preferenza per il passo finale del ritorno di tutte le parti all'accordo di Vienna, ma si sono comportati in modo ipocrita nei media. Amir-Abdollahian ha sottolineato: Se l'affermazione degli americani per il seguito diplomatico è vera, non possono cercare punti nei media in nessun altro modo. Il ministro degli Esteri iraniano ha osservato: La nostra impressione è che le varie parti stiano tornando al realismo, e abbiamo anche annunciato che se le nostre linee rosse saranno rispettate, siamo pronti a compiere gli ultimi passi per raggiungere un accordo. Amir-Abdollahian è arrivato lunedì sera nella capitale giordana Amman per partecipare al vertice di Baghdad II.