AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : Parstoday
sabato

7 gennaio 2023

17:59:57
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Nasrallah: insediamento Netanyahu sarà la fine di Israele

BEIRUT -La combinazione di corrotti e pazzi nel nuovo esecutivo di Netanyahu anticipa la fine di Israele.

Cosi’ il segretario generale di Hezbollah nel commentare l’insediamento di Netanyahu. Sayyed Hassan Nassralah in un discorso in occasione del terzo anniversario del martirio del generale Qassem Soleimani e di Abu Mahdi Al-Muhandis, ha affermato che il martire Hajj Qassem era una persona sincera, una dei candidati favoriti alle presidenziali dell'Iran, ma ha preferito restare al fronte, amava il martirio e non voleva niente per sé”. Era un soldato della Welayat.

Per quanto riguarda la Palestina ccupata, il leader del movimento di resistenza libanese ha accolto favorevolmente l'istituzione del gabinetto più estremista della storia del regime sionista, sottolineando che: "Il gabinetto dei pazzi, dei corrotti e degli estremisti porterà ad accelerare la fine di Israele".

Non solo Nasrallah che molti personaggi e pensatori occidentali hanno messo in guardia contro l’arrivo al potere del criminale di guerra Netanyahu che fa scivolare ulteriormente lsraele nel pantano del fascismo dichiarato. Il suo programma è chiaro: espandere ulteriormente gli illegittimi insediamenti coloniali nei Territori palestinesi occupati, rafforzare il regime di apartheid autorevolmente denunciato da Amnesty International, continuare quel che ritengo un feroce genocidio a dosi omeopatiche contro il popolo palestinese e specialmente i suoi giovani, rilanciare la tensione nell’area fino allo scatenamento di una guerra contro l’Iran e mettere la museruola ai giudici, sia quando in qualche modo tentano di attenuare l’oppressione contro i Palestinesi che cozza contro ogni più elementare principio dello Stato di diritto, sia quando vorrebbero mettere in galera qualche corrotto, tra i quali ovviamente lo stesso Netanyahu è in pole position. Alle preoccupazioni sopracitate, il governo americano è rimasto finora in silenzio, anche se diversi ebrei americani di spicco hanno parlato contro la minaccia fascista che viene rappresentato dall’ex primo ministro sionista. Piuttosto che affrontare direttamente tali preoccupazioni, l’amministrazione Biden ha suggerito, senza alcun pudore, che avrebbe giudicato l’esecutivo di Netanyahu “in base alle sue politiche, non alle sue personalità”.Se Trump è stato, diciamo, spericolato, Biden è un complice. Per quanto riguarda poi i regimi arabi che si sono congratulati con Netanyahu per la sua vittoria, non riesco a trovare una parola appropriata. Ma non bisogna illudersi: il problema del fascismo esplicito a Tel Aviv non risiede tanto nei partiti estremisti che faranno parte delll’attuale regime, quanto piuttosto nei loro sostenitori: Netanyahu e il suo partito sciovinista Likud, che da tempo si batte per uno Stato che domini entrambe le sponde del fiume Giordano.

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