(ABNA24.com) - Mentre Carola Rackete si trova ai domiciliari e la nave Sea Watch è stata posta sotto sequestro, Francia e Germania si scagliano contro l'arresto della comandante, che ora rischia di diventare un caso diplomatico nel momento meno opportuno per il governo italiano.
Con un durissimo comunicato, che riaccende la polemica fra Parigi e Roma dopo le frizioni delle scorse settimane su Ventimiglia, il ministro dell'Interno transalpino Christophe Castaner ha puntato il dito contro l'Italia, sostenendo che chiudere i porti viola la legge del mare. L'Italia "ha annunciato una chiusura dei suoi porti, in violazione del diritto internazionale del mare, anche se gli sbarchi di persone soccorse in mare continuano ad avvenire in Italia, sia da parte di navi di ong, sia di navi della guardia costiera italiana", ha scritto Castaner.
Non si è fatta attendere la replica del titolare del Viminale, Matteo Salvini, secondo cui "Difendere i confini nazionali non è un diritto ma un dovere. L'Italia - ha chiarito - non prende lezioni da nessuno e dalla Francia in particolare: Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani".
Non meno duro su Twitter il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas: "Salvare vite umane è un obbligo umanitario. Il salvataggio in mare non deve essere criminalizzato. Spetta alla giustizia italiana chiarire velocemente le accuse".
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