AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : Pars Today
sabato

3 agosto 2019

09:36:37
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Zarif replica alle sanzioni Usa: Io, il portavoce del mio popolo nel mondo

- Il ministero Usa del Tesoro ha imposto ieri una serie di sanzioni mirate contro il capo della diplomazia iraniana, il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, artefice - sul versante di Tehran - dell’accordo nucleare del 2015.

(ABNA24.com) - Il ministero Usa del Tesoro ha imposto ieri una serie di sanzioni mirate contro il capo della diplomazia iraniana, il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, artefice - sul versante di Tehran - dell’accordo nucleare del 2015.

Gli Stati Uniti hanno preso di mira Zarif per le sue capacità di negoziazione. Il portavoce del ministero iraniano degli Esteri Abbas Mousavi ha puntato il dito contro “il picco di stupidità e incoerenza” dei leader americani che non riconoscono “la capacità di influire” nel contesto della politica iraniana e scelgono di “sanzionarlo”.

Sulla vicenda, ultimo capitolo di una serie di attacchi [per ora solo diplomatici e commerciali, ma il rischio di un conflitto non è escluso] interviene lo stesso Zarif. “Il motivo per cui - afferma il ministro iraniano degli Esteri in un tweet - gli Usa mi colpiscono è che sono ‘il portavoce principale dell’Iran nel mondo’. La verità è così dolorosa? Questo non ha effetto su di me o sulla mia famiglia, poiché non ho alcuna proprietà o interessi al di fuori dell’Iran. Grazie per avermi considerati una minaccia così grande per la vostra agenda”.

All’origine della tensione fra Iran e Stati Uniti, che ha innescato una gravissima crisi economica nella Repubblica islamica come conferma un sacerdote locale, la decisione del presidente Usa Donald Trump nel maggio dello scorso anno di ritirarsi dall’accordo nucleare (Jcpoa) del 2015. La Casa Bianca ha quindi introdotto le più dure sanzioni della storia, rafforzato la presenza militare nell’area e azzerato le esportazioni di petrolio iraniane, colpendo in primis la popolazione.

A fronte della politica di massima pressione esercitata dagli Stati Uniti, gli altri Paesi coinvolti nell’accordo nucleare cercano ancora la via del negoziato per salvare ciò che resta. Nel fine settimana si è tenuto un incontro a Vienna fra Teheran e le nazioni ancora vincolate al patto [Gran Bretagna, Germania, Francia, Russia e Cina], definito dagli iraniani “costruttivo”. Lo sforzo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti incidenti nelle acque del Golfo, che comprendono il sequestro di navi, l’abbattimento di droni ed esplosioni di petroliere.



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