Secondo quanto riportato dall’agenzia internazionale AhlulBayt (ABNA), Amir Khan Muttaqi, Ministro degli Esteri del governo ad interim dell’Afghanistan, poche ore fa (domenica 28 Ordibehesht) durante il Forum di Dialogo di Teheran ha affermato che da un mese l’acqua spettante all’Iran sta fluendo dall’Afghanistan verso il Sistan e Baluchistan.
Egli ha sottolineato in questa conversazione che il Primo Ministro talebano, durante la visita del signor Araghchi in Afghanistan, gli ha detto che, anche in assenza del trattato sull’acqua dell’Helmand tra Iran e Afghanistan, “consideriamo un nostro dovere religioso” non privare i musulmani dell’acqua.
Amir Khan Muttaqi ha proseguito: Il popolo iraniano non abbia alcun dubbio che non abbiamo cattive intenzioni e consideriamo nostro dovere religioso garantire che l’acqua arrivi al popolo musulmano dell’Iran.
Muttaqi ha inoltre spiegato che la costruzione delle dighe da parte del governo talebano sul percorso del fiume Helmand ha lo scopo di controllare l’acqua per prevenirne lo spreco e dirigerla verso l’Iran e le aree necessarie.
Ciò avviene mentre pochi giorni fa il governatore della provincia di Farah, in Afghanistan, al confine con l’Iran, ha annunciato il completamento dell’80% di un’altra diga in questa provincia.
Molti esperti ritengono che i talebani, con la costruzione continua di dighe nell’ovest dell’Afghanistan, stiano impedendo un flusso sufficiente di acqua verso l’Iran.
Va notato che l’Afghanistan e l’Iran hanno firmato un trattato nel 1351 (1972) riguardo al diritto sull’acqua del fiume Helmand, secondo il quale il diritto dell’Iran sull’acqua del fiume Helmand ammonta a 820 milioni di metri cubi all’anno, quantità che può variare in base alle condizioni di precipitazione nei diversi mesi e stagioni dell’anno.
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