Secondo l'agenzia di stampa Abna, citando Al Jazeera, Badr Abdel Ati, Ministro degli Esteri egiziano, ha dichiarato: "Speriamo che gli aiuti umanitari entrino nella Striscia di Gaza senza restrizioni e in volumi maggiori per soddisfare i bisogni urgenti della popolazione dell'enclave."
Egli ha anche sottolineato la necessità di stabilizzare l'accordo di cessate il fuoco a Gaza e ha affermato: "La seconda fase del piano Trump riguardante gli accordi per Gaza deve essere attuata il prima possibile."
In precedenza, anche Majed Al-Ansari, portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, aveva annunciato la continuazione degli sforzi di mediazione di Doha per mantenere l'accordo di cessate il fuoco a Gaza e aveva sottolineato che le violazioni registrate durante questo periodo sono "preoccupanti" e possono influenzare negativamente la stabilità dell'accordo.
Ha affermato che il Qatar "monitora costantemente" la situazione sul campo e il grado di adesione delle parti all'accordo e si sta adoperando per prevenire il collasso dell'attuale cessate il fuoco.
Ha aggiunto: "Qualsiasi violazione del cessate il fuoco è una minaccia per esso e ne indebolisce gli effetti; tuttavia, questo periodo è stato il cessate il fuoco più lungo, nonostante le violazioni."
Il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, riferendosi al ruolo degli Stati Uniti e degli altri mediatori, ha dichiarato: "Abbiamo fiducia nel piano presentato dal Presidente degli Stati Uniti e nel ruolo attivo dei mediatori in questo processo."
Ha anche sottolineato che l'obiettivo principale di Doha è trasformare l'attuale cessate il fuoco in un percorso sostenibile che consenta di raggiungere la seconda fase dell'accordo; una fase che include passi più ampi per stabilizzare la calma e far progredire i negoziati.
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