11 gennaio 2025 - 19:19
Freddo, alluvione e sofferenze materne; la storia di Fida, madre palestinese dal cuore di Gaza

Per Fida, madre palestinese di 7 figli, la parte più dolorosa di questa crisi è l'impatto sui suoi figli. "La sfida più grande è mantenerli in salute", afferma. "Il freddo e l'umidità li rendono più vulnerabili alle malattie e l'accesso a cure mediche adeguate è molto limitato".

Con l'arrivo dei rigidi mesi invernali a Gaza, innumerevoli famiglie cercano disperatamente di sopravvivere. Secondo quanto riportato da Pars Today e citato da Middle East Monitor, una di queste famiglie appartiene a Fida Soboh, una donna di 39 anni e madre di 7 figli che vive in una tenda di fortuna dopo essere stata sfollata a causa della guerra. Originaria della città di Zahra, Fida rappresenta le sfide inimmaginabili affrontate dai rifugiati di Gaza, dove i fragili rifugi non offrono alcuna protezione dalle forti piogge e dalle temperature gelide.

Fida dice: "La nostra tenda è costantemente un problema a causa del suo tessuto sottile. Non importa quante ne indossiamo o abbiamo coperte, non possiamo sfuggire alla pioggia che penetra nella tenda e bagna i nostri letti e vestiti." Cucinare è difficile e i pasti sono spesso freddi. I bambini cercano di studiare, ma la mancanza di luce e di calore rende la cosa quasi impossibile. "Il freddo e l'umidità hanno avuto ripercussioni sulla loro salute e dobbiamo lavorare ogni giorno per tenerli al caldo, all'asciutto e al sicuro."

Nonostante queste difficoltà, Fida non si è concentrata solo sulla sopravvivenza della sua famiglia. Si impegna anche molto come volontario per portare aiuto e sollievo alle persone della sua comunità. Persone che affrontano problemi simili. L'unione delle esperienze personali con l'impegno ad aiutare gli altri ha reso Fida un simbolo di resilienza e determinazione, anche di fronte a sfide inimmaginabili.

Fida è uno degli 1,6 milioni di palestinesi – su un totale di 1,9 milioni di sfollati – che vivono in tende e rifugi temporanei; Luoghi in cui spesso non c'è altro che plastica. Questi rifugi forniscono una protezione minima dal freddo e dalla pioggia che hanno già causato inondazioni diffuse. Negli ultimi giorni, centinaia di rifugi temporanei sono stati sommersi dalle acque alluvionali, lasciando le famiglie in una situazione ancora più disperata di prima.

Per Fida, la parte più dolorosa di questa crisi è l'impatto sui suoi figli. "La sfida più grande è mantenerli in salute", afferma. Il freddo e l'umidità li rendono più vulnerabili alle malattie e l'accesso alle cure mediche adeguate è molto limitato. Le inondazioni sono un grosso problema; Distrugge ciò che abbiamo e crea un ambiente insicuro e malsano. La parte più dura è lo stress mentale che provo nel vedere soffrire i miei figli e nel non poter offrire loro condizioni migliori. "Perfino io mi preoccupo se sopravviveremo alla prossima tempesta."

 

La lotta di Fida dopo la perdita del marito

L'anno scorso, Fida ha dovuto affrontare il martirio del marito per mano degli aggressori israeliani. "La perdita di mio marito ha lasciato un vuoto emotivo e pratico enorme", afferma. Era il pilastro della nostra vita, ci dava stabilità e sostegno. Senza di lui, avrei dovuto svolgere il ruolo di entrambi i genitori, il che è molto difficile. "Dal punto di vista finanziario, la sua assenza ci ha resi ancora più vulnerabili, soprattutto ora che le risorse sono più limitate che mai".

Fida, naturalmente, ha sottolineato: "I miei sentimenti sono un misto di resistenza e speranza che la nostra sofferenza finisca e che un giorno saremo in grado di costruire una vita dignitosa e in pace".

Quest'inverno sono già morti congelati circa 10 bambini e si prevedono altri decessi se non arriveranno aiuti urgenti.

È stato anche lanciato l'allarme: se le restrizioni alla distribuzione degli aiuti non verranno revocate, altri bambini moriranno di freddo.

 

Il messaggio urgente della Fida al mondo

"Voglio che la gente capisca che noi palestinesi non siamo solo statistiche", afferma. Siamo persone vere con sogni, famiglie e speranze per il futuro. Freddo, inondazioni e sfollamenti non sono problemi temporanei; Sono problemi persistenti che erodono la nostra dignità e sicurezza. "Vogliamo che il mondo ci veda, riconosca la nostra umanità e ci aiuti a ricostruire le nostre vite."


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