12 marzo 2025 - 19:30
Source: Parstoday
Il mondo e gli Stati Uniti; In che modo la prepotenza di Trump rafforza la resistenza globale contro l'imperialismo?

Un esperto politico americano ha riconosciuto che le minacce del presidente del Paese rafforzeranno la resistenza globale contro gli Stati Uniti.

L'esperto politico "Stephen Walt", in un'analisi, ha affrontato i problemi della diplomazia americana all'ombra dell'intimidazione e ha affermato: "Trump potrebbe guadagnare qualche punto nel breve termine, ma i risultati a lungo termine saranno una maggiore resistenza globale e nuove opportunità per i rivali dell'America". Secondo Pars Today e citato dallo Young Journalists Club, l'intuizione di Stephen Walt, professore di relazioni internazionali all'Università di Harvard negli Stati Uniti, evidenzia il fatto che gli investimenti americani, siano essi in campo economico, diplomatico o militare, sono ingenti, ma limitati. Riferendosi alle minacce di Trump di riprendere il controllo del Canale di Panama e alle sue affermazioni sull'influenza della Cina sul canale, l'esperto politico ha anche affermato: "La storia della politica globale dimostra che i paesi deboli minacciati dagli Stati Uniti (anche se la minaccia non è reale) alla fine si rivolgeranno alla Cina per chiedere aiuto".

 Unità dei musulmani contro le minacce di Trump

Anche Trump ha commesso un errore per aver minacciato di costringere gli abitanti di Gaza a lasciare le loro terre; un errore che ha causato una maggiore unità tra i paesi islamici. Secondo l'esperto di affari internazionali "Ashkan Mombini", il sostegno degli Stati Uniti al genocidio di Gaza e gli sforzi per cambiare la geografia umana della regione hanno portato i paesi arabi e islamici a schierarsi con la resistenza palestinese più che mai, e le politiche americane hanno rafforzato questa unità anziché indebolirla.

L'Iran è un altro scenario in cui mettere alla prova gli errori di Trump.

Per quanto riguarda l'Iran, le politiche di Trump e dei precedenti presidenti degli Stati Uniti si sono ritorte contro di lui. "Najah Mohammad Ali", esperto di questioni dell'Asia occidentale, ha definito un fallimento la politica di massima pressione contro la Repubblica Islamica dell'Iran in un articolo sul quotidiano transregionale Rai Al-Youm. Una parte del memorandum afferma: Contrariamente alle valutazioni di Washington, l'Iran ha adottato una politica di "resistenza attiva" e ha ampliato il suo programma nucleare, perseguendolo in un quadro pacifico e in conformità con il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Secondo lui, invece di isolare l'Iran, le azioni degli Stati Uniti hanno aggravato il divario tra Washington e i suoi alleati europei, che si sono rifiutati di accettare il ritiro di Trump dall'accordo sul nucleare e non hanno aderito alle pressioni di Trump.

Il Nuovo Ordine Mondiale contro gli USA

Anche "Fareed Zakaria", famoso presentatore e teorico americano, criticò duramente la politica estera americana e annunciò la formazione di un nuovo ordine mondiale e l'emergere di un mondo post-americano. "Ogni paese penserà a come ridurre la propria dipendenza dagli Stati Uniti", ha avvertito Zakaria. "Mentre i paesi lottano per l'indipendenza dagli Stati Uniti, potrebbero anche cercare alternative al predominio del dollaro".

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