28 aprile 2025 - 21:42
Source: ABNA24
Rapporti dei media ebraici sulla decisione definitiva di Hamas riguardo al cessate il fuoco

Il movimento Hamas ha preso una decisione definitiva sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, opponendosi fermamente alla condizione di esilio dei suoi leader e alla consegna delle armi.

Secondo l’Agenzia Ahlulbayt News (ABNA), i media sionisti, citando un funzionario palestinese, hanno riferito che Hamas ha preso una decisione definitiva sul cessate il fuoco, rifiutando categoricamente l’esilio dei suoi leader e la consegna delle armi.

Mentre la leadership del regime sionista evita di prendere decisioni, Hamas ha dichiarato che o si raggiunge un accordo globale o non ci sarà alcun accordo. Un funzionario palestinese, parlando al Canale 14 del regime sionista, ha chiarito la posizione ferma dei gruppi palestinesi, in particolare di Hamas, affermando che non ci sono novità nei negoziati. Ha sottolineato che ci deve essere un accordo globale che garantisca la fine della guerra, altrimenti non ci sarà alcun accordo.

Il funzionario ha aggiunto che Hamas ritiene che soluzioni parziali siano destinate al fallimento, poiché l’obiettivo del regime sionista è liberare i prigionieri sionisti, concedendo un breve cessate il fuoco per poi riprendere la guerra. Per questo, Hamas ha una sola richiesta: la fine della guerra.

Hamas mantiene una posizione ferma anche su altre questioni, dichiarando: “Non consegneremo mai le armi e non accetteremo l’esilio dei leader fuori da Gaza. Questa è una linea rossa.”

Riguardo alla strategia del regime sionista, che crede di poter piegare Hamas con la pressione militare, il funzionario ha affermato che tale pressione non fermerà Hamas, sottolineando: “Non ci arrenderemo nemmeno di un millimetro sotto la pressione militare. Ciò che accade a Gaza è doloroso, ma non ci costringerà a cedere.”

Il regime sionista aveva proposto un cessate il fuoco temporaneo di 45 giorni, che includeva la sospensione delle operazioni militari, il disarmo della Striscia di Gaza, l’ingresso di aiuti umanitari e lo scambio di prigionieri, ma è stato respinto con decisione da Hamas. Inoltre, il regime sionista ha suggerito agli Stati Uniti l’esilio dei leader del consiglio militare di Hamas come parte della seconda fase del cessate il fuoco, iniziato il 19 gennaio 2025, ma anche questa proposta è stata respinta da Hamas.

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