29 aprile 2025 - 19:23
Source: ABNA24
Parachinar supera il settimo mese di assedio; il popolo grida ancora per la pace / Raja Nasir: Nel silenzio del governo, bambini senza medicine e popo

Mentre l’assedio della regione di Parachinar, nel distretto di Kurram, entra nel suo settimo mese e le vie di comunicazione rimangono ancora chiuse, il popolo di questa regione si è riunito a Islamabad per lanciare nuovamente un appello alla pace.

Secondo l’agenzia di stampa Ahlulbayt (Abna), il senatore Raja Nasir Abbas Jafari, leader del Majlis Wahdat-e-Muslimeen del Pakistan, ha dichiarato che l’assedio della regione di Parachinar nel distretto di Kurram è entrato nel suo settimo mese e le vie di comunicazione non sono ancora state completamente riaperte.

Egli ha affermato: “In questo periodo abbiamo assistito alla perdita di vite di bambini innocenti a causa della mancanza di medicinali. Decine di cittadini sono stati decapitati e assassinati.”

Il leader del Majlis Wahdat-e-Muslimeen del Pakistan ha aggiunto: “Persino i convogli umanitari sono stati saccheggiati e sono stati compiuti attacchi contro funzionari governativi, personale delle istituzioni di sicurezza e forze di sicurezza, ma i governi provinciali e federali, così come le istituzioni di sicurezza, non hanno mostrato la minima reazione.”

Raja Nasir ha sottolineato: “Oggi il popolo di Parachinar a Islamabad ha nuovamente gridato per la pace. Hanno scelto la via del dialogo, del confronto, delle riunioni tribali (jirga) e delle soluzioni pacifiche.”

Ha aggiunto: “Non esiste esempio più chiaro della pazienza, della tolleranza e del patriottismo del popolo di Kurram. Congratulo tutti gli organizzatori della convenzione per la pace di Kurram a Islamabad e sostengo ogni passo compiuto verso la pace.”

Raja Nasir ha concluso: “Ora tocca al governo vedere come risponderà a questo invito e grido di pace.”

Parachinar, centro del distretto di Kurram nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, negli ultimi anni è stata ripetutamente teatro di tensioni settarie, scontri armati e attacchi terroristici. Negli ultimi mesi, con l’intensificarsi degli scontri, le vie di comunicazione della regione sono state bloccate, ponendo di fatto la regione sotto assedio.

I partecipanti alla convenzione per la pace hanno chiesto l’immediata riapertura delle vie di comunicazione verso Parachinar, il dispiegamento stabile di forze di sicurezza per garantire la sicurezza dei civili, l’avvio di un processo di dialogo e riconciliazione con la partecipazione di leader tribali e religiosi, la chiarificazione della posizione del governo federale e provinciale sulla situazione di Parachinar e l’invio urgente di convogli medici e alimentari nella regione.

Non è stata ancora pubblicata alcuna reazione ufficiale decisa da parte del governo federale o dell’esercito pakistano. Anche i media nazionali pakistani hanno finora offerto una copertura limitata a questa crisi.

Alcune organizzazioni per i diritti umani e attivisti civili hanno avvertito che il protrarsi del silenzio del governo potrebbe portare a ulteriore instabilità nella regione.

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