Secondo l’Agenzia di Stampa Internazionale AhlulBayt (Abna), il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, in un messaggio pubblicato in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, ha fatto riferimento all'attacco contro gli operatori dei media nella guerra di Gaza da parte del regime sionista, definendoli vittime della campagna di "genocidio coloniale" di questo regime.
Esmaeil Baghaei, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, sabato, in un messaggio sulla piattaforma sociale X, ha scritto: La Giornata mondiale della libertà di stampa è un serio promemoria del coraggio di giornalisti, fotografi e cineoperatori che, negli ultimi due anni, hanno messo a rischio la loro vita per rivelare la brutalità del genocidio coloniale dei palestinesi.
Baghaei ha aggiunto: Rendiamo omaggio alla memoria di 200 operatori dei media che sono stati vittime della stessa campagna di genocidio che cercavano di denunciare.
Il portavoce del Ministero degli Esteri ha dichiarato: Sono stati presi di mira perché sentivano il dovere di documentare e registrare il dolore e le sofferenze estreme dei palestinesi a Gaza e di pubblicare le atrocità del regime di apartheid occupante.
Baghaei ha continuato: Gli Stati Uniti e altri sostenitori, facilitatori e giustificatori delle atrocità di Israele sono complici di questi crimini efferati e devono essere ritenuti responsabili.
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