AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : Parstoday
martedì

14 luglio 2020

14:20:18
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Africa, crisi dell'acqua: nessun accordo su Diga sul Nilo

- L'Etiopia ha annunciato oggi di non aver raggiunto "nessun accordo" nei negoziati conclusi ieri con l'Egitto e Sudan sulla controversa questione della diga al Nehda sul fiume Nilo voluto da Addis Abeba e contestato sia dal Cairo che da Khartoum, due paesi che hanno forte bisogno del grande corso d'acqua per le proprie agricolture.

ABNA24: Ieri anche il Cairo e Khartoum hanno fatto sapere attraverso propri funzionari che l'ultimo round di negoziati tra Egitto, Sudan ed Etiopia sulla controversa diga sul Nilo Azzurro si concluso senza accordo.

Il fallimento affond le modeste speranze che i tre paesi potessero risolvere le loro differenze e firmare un accordo sull'operazione della diga prima che l'Etiopia iniziasse a riempire la Grande diga rinascimentale etiopica (GERD), destinata ad essere il pi imponente del continente africano.

Addis Abeba aveva annunciato l'inizio dei lavori per pompare acqua nel vasto bacino idrico della diga all'inizio della stagione delle piogge a luglio, quando le piogge inondano il Nilo Azzurro.

L'aspra disputa contrappone il desiderio dell'Etiopia di fornire elettricit a una parte significativa della sua popolazione che la manca e di diventare un grande esportatore di energia vendendo il suo surplus, contro la preoccupazione dell'Egitto che la colossale diga ridurr significativamente la sua fornitura d'acqua se riempita troppo rapidamente.

L'Egitto, che dipende quasi interamente dal Nilo per le sue forniture di acqua dolce, vede il progetto come una minaccia potenzialmente esistenziale. ansioso assicurarsi un accordo legalmente vincolante che garantisca flussi minimi e un meccanismo per risolvere le controversie prima che la diga inizi a funzionare.

Da parte sua, il Sudan beneficer del progetto attraverso l'accesso all'elettricit a buon mercato e la riduzione delle inondazioni, ma ha anche sollevato timori per il funzionamento della diga, che potrebbe mettere in pericolo le sue piccole dighe, a seconda della quantit di acqua scaricata a valle quotidianamente.

Anni di colloqui con una variet di mediatori non sono riusciti a produrre una soluzione, con l'ultimo round - mediato dall'Unione Africana (UA) e osservato da funzionari statunitensi ed europei - che non ha dimostrato differenze.

I tre paesi hanno convenuto che avrebbero inviato i loro rapporti al presidente dell'UA e si sarebbero riuniti di nuovo tra una settimana per stabilire i passi successivi.

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