L’aspetto sanzionatorio “ormai è spropositato. La stessa Corte costituzionale ha detto che il sistema sanzionatorio va rivisto, perché non è più proporzionale”, ha sottolineato Leo, che ha aggiunto: “La riforma fiscale non fa venir meno la progressività. Avremo un sistema più semplice. Vogliamo evolvere verso una progressività basata sulla combinazione tra area esente, deduzioni, detrazioni e minori aliquote e scaglioni Irpef”. “Non vogliamo tagliare il welfare, ma la sua parte improduttiva”, ha precisato. Riguardo alle polemiche sul ruolo della Corte dei conti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha detto: “Nessuno pensa di tagliar fuori la magistratura contabile dal Pnrr. Si tratta solo di prevedere controlli compatibili con il massimo dell’efficienza possibile”.
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