AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : Parstoday
mercoledì

14 febbraio 2024

18:35:35
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Hazrate Abbas (as), giorno dedicato a "Janbaz", veterani guerra imposta

TEHRAN - Oggi, il mondo islamico, in particolare quello sciita, celebra l'anniversario della nascita dHazrate Abulfazl al-Abbas, fratello dell'Imam Hussain (as).

Auguri da parte di Radio Italia dell'IRIB per questa fausta ricorrenza. Hazrate Abulfazl al-Abbas (as) nacque a Medina il 4 di Shaban dell'anno 26 dell’egira. È riportato che dopo la nascita del nobile Abulfazl, suo padre l’Imam Ali (as) a volte gli tirava su le maniche e baciava le sue braccia. Quando Umm al-Banin gli chiese il perché, egli rispose che quelle mani sarebbero state amputate in difesa del fratello. Ancora auguri a tutti fratelli e sorelle musulmani per questa fausta ricorrenza.

In Iran il giorno della nascita di Abalfazl al-Abbas (as) è dedicato ai veterani che sono rimasti feriti gravamente nel corso della 'Sacra Difesa', gli otto anni della guerra imposta da Iraq di Saddam alla Repubblica isalmica. Per la filosofia della Rivoluzione islamica queste persone non sono dei semplici veterani, loro in Iran vengono chiamati "Janbaz", coloro che sacrificano la propria vita per il volere dell'Altissimo. 

Torniamo al nobile Abbas (as) per comprendere il significato della nomina di questo giorno. Abbas (as) e' una figura molto amata ed stimata dagli sciiti in quanto discendente diretto del santo Profeta Muhammad (SAW) e per la sua lealtà nei confronti dell'Imam Hussain (as). Durante la battaglia di Karbala, il fiume Eufrate fu occupato dall’esercito del tiranno Yazid per impedire l’approvvigionamento idrico dell’accampamento di Hussaein (as).

Nonostante ciò, Abbas (as) si recò al fiume per prendere l’acqua per i bambini dell’accampamento, avendo in mano solo una lancia e due borse per l’acqua. Dopo aver raccolto l’acqua, Abbas (as) si diresse verso l’accampamento, quando, sulla via del ritorno, venne colpito alle spalle dai soldati del califfo Omayyade. Gli furono amputate entrambe le braccia, ma, nonostante ciò, continuò la sua cavalcata tenendo la sacca dell’acqua con la bocca. I soldati nemici cominciarono a scagliare contro Abbas (as) delle frecce, colpendo la sacca dell’acqua, un suo occhio, e la sua testa.

Abbas (as) cadde così da cavallo e fu brutalmente colpito fino al martirio mentre esclamava il nome del fratello. Venne sepolto proprio nel punto in cui è caduto da cavallo, ed intorno alla sua tomba fu costruito il Santuario. In memoria di questo atto eroico, all’ingresso della stanza che racchiude le sue spoglie, si trova appeso al soffitto una enorme otre. Anche in questo santuario bisogna depositare all’ingresso scarpe e zaini perché non è possibile portare all’interno alcun oggetto.