5 dicembre 2024 - 15:48
"La guerra contro l'Islam e il Cristianesimo è sempre stata una delle componenti del regime israeliano"

Il Consiglio delle Relazioni Americano-Islamiche (CAIR) ha condannato la confisca degli altoparlanti e il divieto di effettuare la chiamata alla preghiera dalle moschee nei territori palestinesi occupati, considerandoli una chiara dichiarazione di guerra del regime sionista contro l'Islam.

Recentemente, il ministro di estrema destra di Israele, "Itamar Ben Gvir", ha ordinato ai militari del regime sionista di vietare alle moschee situate nei Territori Occupati di trasmettere l'appello alla preghiera. Secondo gli ordini del ministro estremista di Israele, l'esercito sionista può entrare nelle moschee e confiscare gli altoparlanti se utilizzati, e le moschee che trasmettono la chiamata alla preghiera saranno multate.

Nello stesso contesto e secondo il portale di Pars Today, citato dall'agenzia di stampa Shabestan, il direttore esecutivo nazionale del Consiglio delle Relazioni Americano-Islamiche, "Nihad Awaz", ha dichiarato: Attacchi contro moschee, chiese, luoghi di culto e profanazione di luoghi sacri testi fanno tutti parte della campagna decennale del regime sionista per la cancellazione della cultura palestinese.

Nihad Awad ha aggiunto: La guerra contro l'Islam e il Cristianesimo è sempre stata una delle componenti principali del genocidio del regime israeliano che ha preso di mira il popolo palestinese.

Il direttore esecutivo nazionale del Consiglio delle Relazioni Americano-Islamiche, sottolineando che il sostegno del presidente americano Joe Biden al regime israeliano lo ha incoraggiato a sopprimere le libertà religiose, ha invitato i paesi a maggioranza musulmana ad adottare misure concrete per porre fine al genocidio del regime israeliano.

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