15 marzo 2025 - 22:15
Source: Parstoday
Notizie sul cessate il fuoco; Uno sguardo agli ultimi sviluppi riguardanti i negoziati di cessate il fuoco tra i palestinesi e il regime di occupazion

Un portavoce del movimento di resistenza islamica palestinese "Hamas" ha affermato: Il rilascio del prigioniero sionista-americano non significa la volontà di Hamas di rinegoziare il cessate il fuoco.

Venerdì Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui annunciava di aver accettato il rilascio di Idan Alexander, cittadino americano e israeliano tenuto prigioniero a Gaza. Secondo Pars Today, sabato il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha dichiarato che "il rilascio di Idan Alexander, soldato sionista-americano, è stato un gesto positivo". "Questa azione non significa che Hamas sia disposto a rinegoziare il piano di cessate il fuoco".

Secondo l'agenzia di stampa Mehr, Qassem ha aggiunto: "Non vogliamo accordi nuovi o collaterali, bensì vogliamo procedere con l’attuazione del cessate il fuoco già concordato nelle sue varie fasi". Riferendosi alla presa di posizione del primo ministro del regime sionista, Benjamin Netanyahu, il portavoce di Hamas ha detto: "Netanyahu rifiuta qualsiasi formula che possa far proseguire il cessate il fuoco a Gaza per paura di vedere disintegrato il gabinetto di coalizione".

Gli ultimi dettagli sulla proposta di cessate il fuoco e la risposta di Hamas

Ma resta da vedere le questioni che sono state prese in considerazione nel primo giorno di attuazione dell'accordo:

Secondo l'IRNA, Hamas deve rilasciare cinque prigionieri israeliani, tra cui Idan Alexander, che ha la cittadinanza americana. In cambio, Israele si impegnerà a liberare un certo numero di prigionieri palestinesi. I colloqui indiretti tra le due parti proseguiranno per 50 giorni dopo lo scambio di prigionieri per discutere di un cessate il fuoco permanente e di uno scambio di un maggior numero di prigionieri. Hamas ha proposto di consegnare solo "Idan Alexander" ed i corpi di 4 israeliani, a condizione che il rilascio dei prigionieri palestinesi avvenga in modo specifico e garantito. Hamas ha anche chiesto l'avvio immediato dei negoziati per un cessate il fuoco permanente, insieme allo scambio di prigionieri, all'apertura dei valichi di frontiera e alla consegna di aiuti umanitari prima della consegna dei prigionieri israeliani.

D'altro canto, Tel Aviv ha anche chiesto il rilascio di 11 prigionieri ancora vivi, tra cui "Idan Alexander", e la consegna di 16 cadaveri. La proposta di Israele prevede il rilascio di 120 prigionieri palestinesi condannati all'ergastolo, di altri 1.110 prigionieri della Striscia di Gaza e la consegna di 160 corpi palestinesi. Israele ha chiesto che la durata dei negoziati indiretti dopo il rilascio dei prigionieri venga ridotta da 50 a 40 giorni e ha sottolineato che un cessate il fuoco permanente dovrebbe essere subordinato alla ricezione di informazioni sugli altri prigionieri israeliani. Contrariamente alla proposta di Hamas, Israele non ha fatto alcun accenno al ritiro dalla Striscia di Gaza nella sua risposta e ha chiesto l'istituzione di meccanismi per garantire che gli aiuti umanitari vengano consegnati solo ai civili.

Una società ombra, a guida di Netanyahu, tenta di ostacolare i colloqui tra USA e Hamas

A proposito dei negoziati di tregua, il quotidiano sionista Yedioth Ahronoth, citando funzionari americani, ha rivelato che Ron Dermer, un ministro vicino a Benjamin Netanyahu, sta guidando una campagna segreta per sabotare i negoziati tra il governo degli Stati Uniti e il movimento Hamas. Alcune fonti americane hanno rivelato che il negoziatore americano Adam Boheler aveva avviato colloqui diretti con Hamas, ma la società ombra di Netanyahu lo ha rimosso dal suo incarico dopo aver lanciando una campagna mediatica e denunciando i negoziati segreti tra il funzionario americano e Hamas.

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