L'esercito del regime sionista, su ordine del Primo Ministro Benjamin Netanyahu e del Ministro della Guerra Israel Katz, ha ripreso l'aggressione contro la Striscia di Gaza, annunciando pubblicamente la fine del cessate il fuoco. Secondo Pars Today, con il via libera degli Stati Uniti e in violazione del cessate il fuoco, il regime sionista ha preso di mira con gravi attacchi le abitazioni residenziali, le scuole, i centri profughi e le tende in cui vivono a Gaza.
In questi attacchi, iniziati lunedì sera, sono state uccise 230 persone e altre 350 sono rimaste ferite. Secondo le prime ricostruzioni, la maggior parte dei martiri e dei feriti sono donne e bambini.
Attacco pianificato in anticipo
In questo contesto, un funzionario dell'esercito israeliano ha dichiarato a un giornalista di Channel 14 che Israele aveva segretamente deciso di iniziare una nuova guerra dalla fine della settimana scorsa e che gli attacchi di ieri sera a Gaza non erano avvenuti tutti in una volta.
Ridicolizzare il Consiglio di sicurezza
Dopo che Israele ha ripreso l'attacco alla Striscia di Gaza, l'ambasciatore del regime sionista presso l'ONU Danny Danon ha affermato che un ritorno alla guerra era necessario anche se il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riuniva ogni giorno.
La reazione di Hamas
In risposta all'attacco israeliano a Gaza, il movimento di resistenza islamica palestinese "Hamas" ha rilasciato una dichiarazione. In questa dichiarazione, Hamas ha condannato l'attacco, ha ritenuto Netanyahu e il regime nazista sionista pienamente responsabili delle conseguenze di questa brutale aggressione e ha invitato le Nazioni Unite e il Consiglio di sicurezza a convocare una riunione urgente per emanare una risoluzione per fermare l'aggressione di Israele.
E' in corso ancora il genocidio
In risposta a questo attacco, il movimento della Jihad islamica palestinese ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che la decisione di Netanyahu di riprendere gli attacchi contro il popolo palestinese costituisce la continuazione di crimini che equivalgono a un genocidio.
Il problema non verrà risolto con l'inizio di attacchi critici
Anche l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina ha annunciato in una nota: "I nuovi attacchi di Netanyahu e del suo governo succhia-sangue contro Gaza non solo non risolveranno la loro crisi, ma aumenteranno anche la loro debolezza e causeranno ulteriori sconfitte".
Scudo alla moschea di Al-Aqsa
In altre notizie, in risposta all'assedio totale della moschea di Al-Aqsa da parte dei sionisti, i palestinesi hanno agito come un forte scudo contro gli occupanti sionisti con la loro numerosa presenza in questo luogo sacro.
Resistenza continua
A questo proposito, Majid Abu Qutish, un alto funzionario di Hamas, ha chiesto che i palestinesi continuino a essere presenti nella moschea di Al-Aqsa durante i restanti giorni del mese sacro del Ramadan, nonostante il divieto di I'tikaf imposto dagli occupanti sionisti in questa sacra moschea.
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