Il ministro degli Esteri iraniano Seyyed Abbas Araqchi si è recato a Ginevra per partecipare alla riunione di alto livello del Consiglio per i diritti umani e della Conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo. Secondo quanto riportato da Pars Today, lunedì, durante la riunione del Consiglio per i diritti umani, Araqchi ha espresso forte rammarico per la persistenza di doppi standard e approcci selettivi alla questione dei diritti umani, e ha affermato che usare le questioni relative ai diritti umani come strumento di strumentalizzazione politica ha indebolito la fiducia delle nazioni nel Consiglio per i diritti umani e nelle istituzioni internazionali. Araqchi ha aggiunto: "Data la sua ricca cultura e la lunga storia nel campo dei diritti umani, l'Iran si è sempre impegnato a promuovere i diritti individuali e sociali dei suoi cittadini". A questo proposito, abbiamo adottato ampie misure per promuovere i diritti umani, compresi i diritti delle donne, dei bambini e delle minoranze nel nostro Paese.
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Il Consiglio di sicurezza dell'ONU approva una risoluzione per porre fine alla guerra in Ucraina
Lunedì sera, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione proposta dagli Stati Uniti che chiede la rapida fine della guerra tra Ucraina e Russia. L'adozione di questa risoluzione è avvenuta dopo il fallimento degli sforzi degli Stati Uniti presso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite per approvare la risoluzione desiderata. Nella votazione del Consiglio di sicurezza, 10 paesi hanno votato a favore della risoluzione statunitense, 5 paesi si sono astenuti, ma nessuno si è opposto. La risoluzione degli Stati Uniti sull'Ucraina, sostenuta dalla Russia, è stata approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite mentre i paesi europei si opponevano fermamente ai piani di fare pressione sull'Ucraina affinché si arrendesse, e questa volta Francia e Inghilterra si sono astenute invece di usare il loro veto (voto contrario).
Parlamentare europeo: Israele è uno stato canaglia
Associated Press ha annunciato martedì mattina presto: "Lynn Boylan", un legislatore del Parlamento europeo, ha dichiarato che Israele è uno stato canaglia e il suo disprezzo riflette pura indifferenza al diritto internazionale. Boylan, membro del partito irlandese Sinn Féin, ha affermato che l'Europa deve ritenere Israele responsabile, aggiungendo: Il comportamento offensivo di Israele è il risultato dell'incapacità della comunità internazionale di ritenerlo responsabile. In particolare, il regime sionista ha impedito a Boylan di entrare in Palestina lunedì (24 febbraio).
