Secondo Pars Today, mentre gli elementi affiliati al governo Jolani hanno perpetrato ieri sera un vero e proprio massacro dei civili in Siria, le organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio di sicurezza dell'ONU, non hanno reagito a questi crimini. Ieri sera, Abu Muhammad al-Jolani, capo del governo siriano al potere, ha dichiarato in risposta alle proteste della popolazione del Paese nelle regioni settentrionali contro le sue forze: "Non permetteremo che la pace in Siria venga messa a repentaglio". Sempre secondo Al-Jolani, le forze affiliate al regime di Bashar Assad in Siria stanno pianificando di gettare il Paese nel caos.
Al-Jolani sostiene questa affermazione mentre Mazloum Abdi, comandante delle Forze democratiche siriane curde (SDF), ha annunciato che nessuna delle forze affiliate al governo di Bashar al-Assad è presente nelle regioni settentrionali e orientali della Siria.
Secondo quanto riferito anche dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, nelle zone costiere della Siria si sono verificati cinque massacri distinti, durante i quali hanno perso la vita 162 civili, tra cui donne e bambini.
A questo proposito, il Consiglio islamico alawita in Siria ha rilasciato una dichiarazione in cui ha messo in guardia contro l'espansione della portata dei conflitti e l'uccisione di civili nel Paese.
Il Consiglio ha invitato il Consiglio di sicurezza ad adottare misure per sostenere il popolo siriano lungo le coste del Paese. Tutto questo mentre il Consiglio di sicurezza e le istituzioni internazionali sono rimasti finora in silenzio riguardo agli sviluppi in Siria e all'uccisione di civili nel Paese.
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