7 aprile 2025 - 23:23
Source: Parstoday
Malcontento diffuso tra gli israeliani; richiesta per elezioni anticipate

I risultati del sondaggio in Israele mostrano che la maggioranza degli abitanti dei Territori Occupati vuole elezioni anticipate a causa dell'insoddisfazione per l'operato del governo di Netanyahu.

 i risultati di un sondaggio condotto dal canale israeliano Channel 13 mostrano che il 59,2 percento degli abitanti dei Territori Occupati ritiene che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu abbia cercato di licenziare Ronen Bar, capo dello Shin Bet (l'agenzia per la sicurezza interna di Israele) e consigliere legale del gabinetto, per motivi personali.

Inoltre, il 55,7% degli intervistati ha chiesto che le elezioni anticipate si tengano il prima possibile.

L'incapacità del regime di Netanyahu di rimpatriare i prigionieri israeliani è uno dei motivi principali per cui gli abitanti dei Territori Occupati chiedono elezioni anticipate.

Ciò avviene mentre giovedì sera i media sionisti hanno riferito di scontri tra la polizia del regime e le famiglie dei prigionieri sionisti a Tel Aviv.

Secondo questo rapporto, le famiglie dei prigionieri sionisti hanno tenuto una manifestazione a Tel Aviv per chiedere il completamento dell'accordo di scambio di prigionieri con i gruppi palestinesi.

Si dice che la polizia del regime non abbia ritenuto legali le dimostrazioni dei coloni sionisti e abbia fatto ricorso alla forza per disperderle.

I media del regime sionista non hanno pubblicato ulteriori dettagli sugli scontri tra la polizia del regime e le famiglie dei prigionieri israeliani a Gaza.

Lunedì sera i media del regime sionista hanno riferito di scontri tra le forze di polizia israeliane e dimostranti sionisti nei pressi della Knesset israeliana.

Domenica sera della settimana scorsa, migliaia di persone sono scese in piazza a Tel Aviv per protestare contro l'operato del regime di Netanyahu nel caso dello scambio di prigionieri, chiedendo l'attuazione dell'accordo sullo scambio di prigionieri e opponendosi ai tentativi di rimuovere il capo dello Shin Bet e il consulente legale del governo.

Fin dall'inizio dell'operazione Tempesta di Al-Aqsa, il 7 ottobre 2023, la maggior parte dei sionisti, in particolare le famiglie dei prigionieri sionisti, nonché gli ambienti politici e di sicurezza del regime sionista, hanno ritenuto Netanyahu e la sua coalizione al potere responsabili della sorpresa del regime di fronte alla resistenza palestinese e del verificarsi di questa operazione, e hanno criticato la condotta di Netanyahu nella gestione della guerra.

Fin dall'inizio dell'operazione Tempesta Al-Aqsa, le famiglie dei prigionieri sionisti e dei coloni hanno ripetutamente manifestato contro le politiche del regime, provocando scontri con la polizia e l'arresto di diversi di loro. Hanno sottolineato che il regime del premier sionista Netanyahu è indifferente alla sorte dei suoi parenti tenuti prigionieri dalla resistenza palestinese e che essi non rappresentano una priorità nel processo decisionale dei membri del governo.

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