10 aprile 2025 - 20:06
Source: IQNA
Avvocati in UK denunciano 10 cittadini britannici per crimini di guerra a Gaza

Un importante avvocato britannico per i diritti umani ha presentato una denuncia per crimini di guerra alla polizia metropolitana contro 10 cittadini britannici che hanno prestato servizio nell’esercito israeliano a Gaza

The Cradle. Un importante avvocato britannico per i diritti umani ha presentato una denuncia per crimini di guerra alla polizia metropolitana contro 10 cittadini britannici che hanno prestato servizio nell’esercito israeliano a Gaza.

Il 7 aprile, Michael Mansfield KC ha consegnato la denuncia di 240 pagine all’unità crimini di guerra del dipartimento di polizia. La denuncia cita l’uccisione mirata di civili e operatori umanitari da parte di Israele, nonché attacchi aerei contro ospedali e quartieri densamente popolati. Include anche l’attacco a siti religiosi e monumenti storici.

I documenti sono stati redatti da avvocati e ricercatori britannici dell’Aja. I nomi dei 10 cittadini britannici in questione non sono stati resi pubblici.

“Se uno dei nostri cittadini commette un reato, dovremmo fare qualcosa al riguardo. Anche se non possiamo impedire ai governi di paesi stranieri di comportarsi male, possiamo almeno impedire ai nostri cittadini di comportarsi male”, ha affermato Mansfield.

“I cittadini britannici hanno l’obbligo legale di non essere complici dei crimini commessi in Palestina. Nessuno è al di sopra della legge”, ha aggiunto.

Il dossier si basa su prove open source e testimonianze oculari. Tra i crimini, un bulldozer dell’esercito israeliano ha calpestato un cadavere nel cortile di uno dei numerosi ospedali attaccati dalle forze di terra israeliane a Gaza.

“L’opinione pubblica sarebbe rimasta scioccata, pensavo, nell’apprendere che ci sono prove credibili del diretto coinvolgimento dei britannici in alcune di queste atrocità”, ha dichiarato Sean Summerfield, avvocato britannico presso Doughty Street Chambers, che ha contribuito a raccogliere le prove che saranno presentate.

La denuncia giunge in un momento in cui i soldati israeliani sono sempre più perseguiti nei tribunali internazionali per il loro ruolo nei crimini commessi contro i palestinesi a Gaza.

Dall’inizio dell’anno, organizzazioni filo-palestinesi hanno presentato decine di denunce penali nei tribunali di tutto il mondo, prendendo di mira i soldati israeliani per il loro ruolo nella campagna di pulizia etnica di Tel Aviv a Gaza. Tra queste organizzazioni c’è la Hind Rajab Foundation (HRF), che prende il nome dalla bambina palestinese di sei anni uccisa dall’esercito israeliano insieme alla sua famiglia nella città di Gaza, lo scorso anno.

“Quando si verificano genocidi o crimini contro l’umanità, c’è un bisogno globale di giustizia e responsabilità, non solo da parte delle vittime, ma anche di coloro che sono solidali con loro. Come molti altri, sono rimasto profondamente colpito dal livello di impunità dimostrato dagli israeliani, che non solo commettevano questi crimini, ma li registravano e li pubblicavano sui social media, comportandosi come se fossero al di sopra di qualsiasi quadro giuridico”, ha dichiarato il presidente di HRF, Dyab Abou Janjah, a Esteban Carillo di The Cradle in un’intervista esclusiva a febbraio.

HRF concentra i suoi sforzi nel perseguire sia i soldati israeliani con doppia cittadinanza, sia coloro che lasciano Israele per le vacanze.

A gennaio, un tribunale brasiliano ha ordinato un’indagine su un soldato israeliano in vacanza, identificato in un video che mostrava la sua partecipazione alla distruzione di infrastrutture civili a Gaza.

Il soldato è fuggito dal Brasile con l’aiuto del ministero degli Esteri israeliano. Israele ha diffidato i soldati in servizio attivo dal viaggiare per timore di incorrere in azioni legali e ha imposto alcune restrizioni alle interviste con i media e il personale militare.

Traduzione per InfoPal di F.L.

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