Masoud Pezeshkian, in un incontro con intellettuali e attivisti culturali nella provincia di Kermanshah, in Iran, riferendosi alle recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha dichiarato: "Ieri, il presidente degli Stati Uniti Trump ha rilasciato dichiarazioni che dimostrano la sua mancata conoscenza della nazione iraniana. Non sono consapevoli dello zelo, del sacrificio, della cavalleria e della capacità di perdono del popolo iraniano".
"Quando qualcuno come Trump ci minaccia e dice che l'Iran è la causa dell'insicurezza, dobbiamo chiedergli questa domanda: chi ha ucciso 60.000 donne e bambini a Gaza sotto i bombardamenti in un anno?", ha proseguito il presidente. "Siamo stati noi a tagliare acqua, pane e medicine alla popolazione di Gaza? Siamo stati noi a dire di avere bombe che nessuno può nemmeno immaginare? "Non cerchiamo la guerra, ma non baratteremo l'onore di questo Paese."
"Siete voi a inviare missili e bombe nei paesi della regione, allora chi è cerca la guerra?". Ha aggiunto Pezeshkian. "E poi dite di essere pacifisti? Per 47anni hanno cercato con tutte le loro forze di rovesciare il sistema della Repubblica Islamica, ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno."
Affermando che nel Paese abbiamo delle donne coraggiose come leonesse che possono affrontare da sole i nemici, Pezeshkian si è poi rivolto ai nemici e ha detto: "Non cerchiamo la guerra, ma non saremo disposti a trattare sulla dignità di questo paese. Il popolo iraniano, i suoi giovani, le sue donne coraggiose e le sue élite non si piegheranno a nessuna potenza. Lo abbiamo imparato dai nostri Imam. L'Imam Ali (AS) dice: "Non riporre la tua speranza in nessun altro che in Dio".
"Che a loro piaccia o no, noi costruiremo questo Paese". Ha proseguito il presidente. "Risolveremo i problemi di elettricità, acqua e gas. Abbiamo in cantiere più di 70.000-80.000 megawatt di energia solare, eolica e altre fonti rinnovabili. "Nessuno può fermarci. Abbiamo vinto la guerra con la partecipazione del popolo".
Pezeshkian ha inoltre affermato di aver firmato patti di fratellanza con i paesi della regione senza avere tendenze territoriali ed ha aggiunto: "Non cerchiamo di conquistare le terre altrui. Vogliamo portare dignità e orgoglio al nostro popolo. Le stesse persone che hanno assassinato i nostri scienziati dicono di non essere terroristi! I nostri scienziati lavoravano per la dignità del Paese".
"Abbiamo vinto la guerra anche con la partecipazione del popolo", ha proseguito il presidente. L'America e tutte le potenze si sono mobilitate per distruggere l'Iran, ma questa nazione è rimasta salda. Uomini e donne sono venuti per non cedere nemmeno un centimetro di terra. Il martirio è per me più dolce della morte nel mio letto". Pezeshkian ha poi sottolineato, "Non siamo disposti a trattare con nessuno sulla dignità e l'orgoglio di questa nazione. Ciò è radicato nell'essenza iraniana. Per me il martirio è più dolce della morte nel mio letto. Non abbiamo paura. Se la nazione iraniana si unisce, costruirà il paese. Non importa se si tratta di etnia, razza, lingua o religione; tutti gli iraniani devono collaborare. Chi sogna la resa dell'Iran si sbaglia di grosso".
Riferendosi alle recenti minacce, Pezeshkian ha affermato: "Coloro che sognano la resa dell'Iran si sbagliano di grosso. Questo paese ha una storia millenaria. Nessuno può sradicare questa nazione. Anche se i nostri anziani saranno martirizzati, centinaia di persone risorgeranno da questa terra. Avete cacciato voi il Daesh (ISIS) dalla regione oppure l'Iran e il martire Soleimani?"
Il Presidente ha chiarito: "Avete cercato per 47 anni di mettere in ginocchio questo sistema e questa nazione, ma avete fallito. E ora ci minacciate? Trump dice che gli Stati Uniti hanno cacciato l'ISIS dalla regione. Avete espulso l'ISIS dalla regione o avete espulso l'Iran e il martire Qassem Soleimani? E invece lo hai martirizzato e continui a sostenere il Daesh".
"Ci impegniamo a promuovere giustizia, umanità, libertà, moralità e onore", ha proseguito il presidente. "Su questo pianeta terra tutti dovrebbero vivere in pace e giustizia. È Israele ad aver commesso l'aggressione e coloro che la sostengono rivendicano la pace! Loro non hanno una coscienza che gli permette di dormire sonni tranquilli quando uccidono la gente con bombe pesanti e poi parlano di pace e umanità?"
Pezeshkian ha aggiunto: "Israele ha occupato la terra palestinese, ma l'America presenta coloro che si oppongono a questa occupazione come causa di insicurezza nella regione; "Bisognerebbe piangere per tanta umanità".
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