Secondo l'agenzia di stampa Abna, citando Al Jazeera, l'ufficio del Primo Ministro del regime sionista, Benjamin Netanyahu, ha reagito al rapporto dell'AIEA e alle affermazioni fatte dall'Agenzia.
L'ufficio di Netanyahu ha sostenuto: "Il rapporto dell'AIEA mostra che lo scopo del programma nucleare iraniano non è pacifico."
Inoltre, l'ufficio di Netanyahu ha affermato: "La comunità internazionale deve agire per impedire all'Iran di acquisire armi nucleari."
Si noti che pochi minuti fa, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, in un rapporto confidenziale visto dall'Associated Press, ha ribadito le accuse sull'accumulo di riserve di uranio arricchito a "livello di armamento" in Iran, chiedendo la piena ed efficace cooperazione di Teheran con l'Agenzia.
Questo rapporto è stato pubblicato in un momento delicato, contemporaneamente ai negoziati tra Teheran e Washington sul programma nucleare iraniano.
Il rapporto sostiene che l'Iran, al 17 maggio (27 Ordibehesht), aveva arricchito 408,6 kg di uranio con una purezza del 60%, il che mostra un aumento di 133,8 kg rispetto all'ultimo rapporto dell'Agenzia a febbraio.
Un'altra sezione del rapporto afferma che questa quantità di uranio è "un piccolo passo tecnico" dai livelli di fabbricazione di armi (90%). Nel rapporto di febbraio dell'Agenzia, le riserve di uranio iraniane con una purezza del 60% erano state dichiarate a 274,8 kg.
Rafael Grossi, direttore generale dell'AIEA, ribadendo le accuse contro Teheran, ha affermato che l'Iran è "l'unico paese non nucleare che effettua arricchimenti a questo livello".
La Repubblica Islamica dell'Iran ha ripetutamente sottolineato che l'arricchimento dell'uranio viene effettuato nel quadro dei diritti nucleari pacifici di Teheran e per scopi non militari,
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