1 maggio 2025 - 23:10
Source: ABNA24
Opinione di Ammar Hakim sul ruolo di Hashd al-Shaabi nella sicurezza dell’Iraq

Il leader del Movimento della Saggezza Nazionale dell’Iraq ha sottolineato che Hashd al-Shaabi svolge un ruolo centrale nella protezione del paese.

Secondo l’Agenzia di Notizie AhlulBayt (a.s.) – ABNA – Sayyed Ammar Hakim, leader del Movimento della Saggezza Nazionale dell’Iraq, durante una visita al quartier generale delle operazioni di Hashd al-Shaabi (Forze di Mobilitazione Popolare dell’Iraq), ha dichiarato che questa organizzazione ha un ruolo centrale nella protezione dell’Iraq, affermando: “Se non fosse stato per il sangue puro versato, l’Iraq non sarebbe stato liberato.”

Riferendosi ai sacrifici e agli sforzi di Hashd al-Shaabi e delle altre forze di sicurezza, ha chiesto la continuità delle operazioni di sicurezza e la preservazione delle conquiste ottenute.

Hakim ha sottolineato l’importanza di utilizzare dati di intelligence e di adottare tecnologie moderne, tecnologia e intelligenza artificiale nelle operazioni di sicurezza, aggiungendo: “Hashd al-Shaabi è costantemente sotto osservazione, il che richiede cautela e vigilanza, poiché preservare la reputazione e il prestigio di questa organizzazione è una responsabilità di tutti.”

Elogiando il ruolo di Hashd al-Shaabi, Hakim ha chiesto di ascoltare la voce del popolo, risolvere i problemi e spiegare le azioni intraprese.

Ha osservato che la stabilità in Iraq potrebbe non essere presente in molti altri paesi, e questo è grazie a Dio e ai sacrifici di Hashd al-Shaabi e delle altre forze di sicurezza.

Hakim ha dichiarato che il terrorismo ha rappresentato un’opportunità per riconoscere il valore della sicurezza e il bisogno reciproco degli iracheni, e se questa sfida non fosse esistita, Hashd al-Shaabi non sarebbe nato con la fatwa dell’Imam Sistani.

Ha aggiunto che il terrorismo era al servizio del regime baathista di Saddam, come dimostrato dalle confessioni di alcuni leader terroristici, dalla loro storia e dalle loro posizioni nel precedente regime, al punto che pianificavano l’ingresso a Baghdad secondo tempistiche concordate, ma non avevano considerato la fatwa di jihad difensivo e la formazione di Hashd al-Shaabi, che è il frutto di questa benedetta fatwa.

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