Il quarto e ultimo turno delle elezioni comunali e locali libanesi nei governatorati del Sud e di Nabatieh si è tenuto sabato 24 maggio 2025. Le liste elettorali "Sviluppo e Lealtà", affiliate al Movimento Amal e a Hezbollah, hanno ottenuto una vittoria decisiva alle elezioni nel Libano meridionale, prendendo il comando in diverse città e villaggi, tra cui Shakra, Joya, Aitron e Nabatieh. Secondo Pars Today, citando Al-Alam Network, l'esperto libanese Nasser Nasser al-Din ha affermato: "La vittoria di Hezbollah in Libano in queste elezioni ha dimostrato che la popolarità di questo partito, nonostante la propaganda creata contro di esso, è ancora molto alta". Queste elezioni indicano anche la futura composizione del parlamento libanese e avranno un impatto sulla formazione del governo e del gabinetto, rafforzando inoltre l'opzione della resistenza di Hezbollah e del partito Amal contro Israele.
"Durante le elezioni comunali in Libano, molte ambasciate, tra cui gli Stati Uniti, hanno cercato di prendere provvedimenti contro Hezbollah sostenendo alcuni candidati e condizionando i risultati a loro favore, ma i risultati delle urne sono stati contrari agli sforzi del movimento anti-Hezbollah", ha aggiunto Nasser al-Din.
"L'operazione "Pager Plot" contro esponenti di Hezbollah e l'assassinio di Sayyed Hassan Nasrallah ed altri comandanti del 'Partito di Dio', e l'intensificazione dell'aggressione militare israeliana in Libano, hanno ferito i sentimenti di un gran umero di persone", ha sottolineato ancora l'esperto libanese. "L'elezione dello sceicco Naim Qassem come il nuovo segretario generale di Hezbollah ha dimostrato che il livello della preparazione di Hezbollah è ancora al suo massimo. Questa elezione ha dimostrato che Hezbollah non si basa mai sugli individui. Hezbollah si è rapidamente ricostruito ed è stato in grado di rispondere all'aggressione del regime sionista nel Libano meridionale e di dimostrare la sua potenza".
"I libanesi, in particolare gli abitanti del sud del Paese, sono sempre convinti che non ci si può mai fidare degli americani", ha proseguito l'esperto libanese. "Questo avviene mentre gli Stati Uniti invitano il governo e il popolo libanese a rispettare il diritto internazionale, ma non fanno nulla per impedire le aggressioni del regime sionista; le recenti aggressioni hanno dimostrato che Israele gode del forte sostegno americano e sta cercando tempo e scuse per attaccare il Libano. Il governo libanese dovrebbe inoltre rivolgersi agli attori internazionali e alle Nazioni Unite per impedire la continua aggressione del regime sionista contro il Libano meridionale".
Nasser al-Din ha inoltre tenuto a sottolineare che il coordinamento tra sciiti e cristiani nelle recenti elezioni libanesi sia il risultato delle azioni vincenti di Hezbollah negli anni precedenti: "Quando questo partito ha fronteggiato gli estremisti armati in Siria, ha sostenuto i villaggi cristiani contro i ribelli e gruppi terroristici. Anche in Libano esistono i villaggi cristiani che Hezbollah li sostiene senza interferire nei loro affari. Alla luce di queste azioni, la comunità cristiana ha rafforzato i suoi rapporti con Hezbollah e tra i cristiani libanesi c'è grande fiducia nelle forze di Hezbollah".
"Sono passati 25 anni dalla vittoria di Hezbollah contro Israele nel Sud del Libano", ha aggiunto ancora l'analista politico. "Il 2000 è stato l'anno della liberazione del Libano meridionale e, dopo 18 anni di occupazione, l'esercito del regime sionista ha subito una umiliante ritirata sotto i colpi della Resistenza. Durante i 25 anni trascorsi da questa liberazione, l'esercito sionista ha lanciato attacchi su larga scala contro Hezbollah e la Resistenza libanese non ha mai cessato di fronteggiare le truppe di occupazione, distruggendo ripetutamente i loro carri armati e causando loro gravi danni. La vittoria di Hezbollah alle elezioni e la celebrazione del Grande Eid della Resistenza e della Liberazione del Libano meridionale sono due grandi occasioni e il popolo libanese, in particolare gli abitanti del Sud, hanno sottolineato che sosterranno sempre la Resistenza e la seguiranno affinché si possa porre fine all'occupazione".
Sempre secondo Nasser al-Din, "i libanesi continueranno a frequentare la via della Resistenza basandosi sulle parole e sugli slogan del martire Sayyed Hassan Nasrallah. La Resistenza continua come sempre a utilizzare le sue armi contro l'aggressione del regime sionista; l'arma di Hezbollah sarà sempre un sostegno all'esercito libanese".
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