Secondo l'agenzia di stampa AhlulBayt (ABNA), il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha annunciato in un'intervista con Al Jazeera che l'Iran è pronto ad affrontare qualsiasi movimento militare del regime sionista e che le affermazioni sulla distruzione del programma nucleare iraniano sono solo un'illusione.
Nella sua prima intervista televisiva dopo la guerra imposta di 12 giorni contro l'Iran lo scorso giugno (13 Khordad), ha affermato che le forze armate iraniane sono pronte a colpire in profondità nei territori occupati.
Il presidente iraniano ha fatto riferimento ai colpi devastanti dell'Iran in profondità nei territori occupati e ha sottolineato che Tel Aviv sta nascondendo i suoi danni.
Pezeshkian ha dichiarato: "Il regime sionista impedisce qualsiasi narrazione sul successo degli attacchi missilistici iraniani, ma la sua richiesta di cessate il fuoco testimonia molti fatti. Israele ha cercato di indebolire e disintegrare il sistema della Repubblica Islamica creando caos e attacchi mirati, ma in questo percorso ha fallito."
Il presidente iraniano ha sottolineato: "L'Iran non vuole la guerra e non ritiene che il cessate il fuoco sia definitivo. L'Iran si difenderà con tutte le sue forze. L'Iran non si è arreso e non si arrenderà. Prestiamo attenzione alla diplomazia e al dialogo."
Per quanto riguarda il recente attacco statunitense alle strutture nucleari iraniane e le affermazioni dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui questi attacchi avrebbero "messo fine" al programma nucleare iraniano, Pezeshkian le ha definite un'illusione e ha detto: "La nostra capacità nucleare è nel cervello dei nostri scienziati, non nelle strutture nucleari. Sottolineiamo la continuazione del programma nucleare iraniano e l'arricchimento dell'uranio nel quadro delle leggi internazionali."
Il presidente iraniano, sottolineando che Teheran non cerca armi nucleari, ha insistito: "I prossimi negoziati con gli Stati Uniti devono basarsi sul beneficio reciproco e sul principio 'win-win'."
Pezeshkian ha poi fatto riferimento al vasto sostegno dei paesi della regione all'Iran durante la guerra imposta di 12 giorni del regime sionista contro l'Iran, descrivendolo come senza precedenti.
Ha parlato della prontezza dell'Iran a formulare un concetto di sicurezza collettiva comune con i vicini arabi e altri paesi della regione e, riguardo all'attacco iraniano alla base di Al Udeid in Qatar, ha sottolineato: "L'Iran non ha attaccato il Qatar e il suo popolo, ma ha attaccato la base americana che aveva preso di mira l'Iran. Comprendiamo la posizione e i sentimenti dei qatarioti e abbiamo parlato con l'emiro del Qatar lo stesso giorno."
Per quanto riguarda il tentativo del regime sionista di assassinarlo durante la recente guerra, Pezeshkian ha dichiarato che l'obiettivo era l'assassinio di alti funzionari politici dopo l'assassinio di comandanti militari per creare caos e rovesciare il regime.
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