Secondo l'agenzia di stampa internazionale AhlulBayt (ABNA), mentre Israele, avvalendosi dei media e della diplomazia internazionale, sta avanzando minacce contro il Libano, Hezbollah sta contemporaneamente ricostruendo e rafforzando la sua "Forza Ridwan", preparando il terreno per riprendere l'iniziativa nella risposta. Questo avviene mentre la pressione politica e diplomatica internazionale, in particolare da parte di Stati Uniti e Francia, sta aumentando affinché il governo libanese apra il dossier del monopolio delle armi statali.
Israele sta cercando di rafforzare il tono della pressione politica contro il Libano attraverso i media e il dialogo con i rappresentanti internazionali, soprattutto sollevando la minaccia diretta di un intervento militare se non vengono prese decisioni specifiche all'interno. Contrariamente agli sforzi diplomatici, Israele, utilizzando i suoi media ufficiali, persegue una politica di aumento della pressione informale per convincere gli strati governativi in Libano delle minacce.
Si dice che Israele, attraverso l'accelerazione degli incontri interni e la presentazione di messaggi di minacce indirette, persegue l'idea di "esercitare pressione dall'esterno" per confrontare il regime politico libanese con una nuova urgenza.
In questo contesto, Hezbollah sta adottando una strategia graduale per ricostruire la capacità della "Forza Ridwan" – la sua unità d'élite – una struttura che Israele aveva precedentemente affermato di aver soppresso un numero considerevole di forze e armamenti.
D'altra parte, è emerso un consenso relativo tra i governi stranieri – in particolare Stati Uniti e Francia – sul fatto che il Libano debba aprire il dossier del monopolio delle armi statali il prima possibile, altrimenti la presunta "script di Smot" israeliana sarà attuata.
In Libano, ciò che sta accadendo all'interno è il dibattito sulla convocazione di una sessione speciale del governo con la partecipazione di tutti i ministri – e la possibile assenza di alcuni rappresentanti sciiti – in attesa di una decisione sul monopolio delle armi da parte dello Stato e sulla definizione della tempistica per la sua attuazione.
Contemporaneamente, partiti libanesi come il Partito Socialista, le Forze Libanesi e il Partito Kataeb, con il sostegno diplomatico saudita, stanno cercando di trasformare la proposta di legge sul monopolio delle armi in un punto centrale e all'ordine del giorno del governo; un piano che è anche approvato da alcuni diplomatici francesi.
In parte di questa pressione incrociata, alti ministri del governo libanese, in particolare in riunioni e posizioni ufficiali, hanno sottolineato che senza una decisione urgente sul monopolio completo delle armi politiche e militari, il Libano potrebbe affrontare uno scenario indesiderato in cui Israele assumerebbe direttamente un ruolo attivo nella gestione della sicurezza interna del paese o se ne approprierebbe.
Israele, da un lato, ha aumentato la pressione politica esterna contro il Libano attraverso i media e la diplomazia; dall'altro, riferendosi alla ricostruzione della "Forza Ridwan" da parte di Hezbollah, sta intensificando la pressione verbale nello spazio interno. Allo stesso tempo, Stati Uniti e Francia, con uno stile politico simile, hanno chiesto al Libano di approvare il monopolio ufficiale delle armi da parte del governo. All'interno del Libano, sono in corso movimenti e negoziati politici per tenere una sessione governativa sul monopolio delle armi, sebbene le divisioni interne e la possibile assenza di alcuni ministri rimangono oggetto di discussione.
Fonte: Quotidiano Al-Akhbar, Libano
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