Secondo l’Agenzia di Notizie Internazionale AhlulBayt (ABNA), alcune fonti hanno riferito dell’irruzione di centinaia di coloni sionisti nella Moschea di Al-Aqsa, con il supporto delle forze di polizia del regime sionista.
Queste fonti hanno dichiarato giovedì ad Al Jazeera: “Oggi, in concomitanza con il settantasettesimo anniversario della fondazione del regime sionista illegittimo nei territori occupati della Palestina, 515 coloni sionisti, con il supporto delle forze di polizia del regime sionista, hanno fatto irruzione nella Moschea di Al-Aqsa.”
Le irruzioni di oggi nella Moschea di Al-Aqsa sono avvenute in diversi gruppi attraverso l’ingresso di Al-Mughrabi, situato a ovest della moschea, e video della presenza dei coloni sionisti all’interno della moschea sono stati condivisi sui social media.
Queste irruzioni sono state organizzate su invito di gruppi sionisti di destra in occasione dell’anniversario della fondazione del regime sionista illegittimo.
Il regime sionista sostiene di preservare lo status quo nella Moschea di Al-Aqsa, ma l’Amministrazione degli Affari Islamici di Gerusalemme, affiliata al Ministero degli Affari Religiosi della Giordania, sottolinea che lo status quo si riferisce a quello esistente decenni prima dell’occupazione del 1967, secondo il quale la preghiera nella Moschea di Al-Aqsa è un diritto esclusivo dei musulmani e l’Amministrazione degli Affari Islamici ha la responsabilità esclusiva della gestione della moschea.
Tuttavia, nel 2003, nonostante le continue obiezioni dell’Amministrazione degli Affari Islamici di Gerusalemme, la polizia del regime sionista ha unilateralmente permesso ai coloni sionisti di fare irruzione nella Moschea di Al-Aqsa.
Da allora, i coloni fanno irruzione quasi quotidianamente in questo luogo sacro per i musulmani di tutto il mondo, e queste azioni aggressive e offensive raggiungono il culmine durante le festività ebraiche.
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