2 maggio 2025 - 22:27
Source: ABNA24
Dichiarazione del Ministero degli Esteri sull’insistenza degli Stati Uniti nel proseguire e intensificare le sanzioni

Il Ministero degli Esteri ha condannato in una dichiarazione la continuazione delle sanzioni illegali contro i partner economici dell’Iran, considerandola un segno della giustificata diffidenza del popolo iraniano nei confronti della serietà degli Stati Uniti nel perseguire la via diplomatica.

Secondo l’agenzia di stampa Abna, il Ministero degli Esteri ha rilasciato una dichiarazione riguardo all’insistenza degli Stati Uniti nel mantenere e intensificare le sanzioni.

Il testo della dichiarazione è il seguente:

In seguito alla lettera del Presidente degli Stati Uniti al Leader Supremo della Rivoluzione Islamica e alla dichiarazione di disponibilità a scegliere la via diplomatica per risolvere la crisi non necessaria e artificiale creata attorno al programma nucleare pacifico dell’Iran, la Repubblica Islamica dell’Iran, con un approccio basato sulla buona fede e sostenuta dalla forza e dalla fiducia nazionale, ha avviato colloqui indiretti con gli Stati Uniti.

Nel corso di tre round di colloqui, i negoziatori della Repubblica Islamica dell’Iran, sulla base di un quadro definito che si fonda sui principi fondamentali dell’Iran conformi al diritto internazionale in materia di utilizzo pacifico dell’energia nucleare e alla fine delle sanzioni ingiuste, hanno chiarito le posizioni e le legittime richieste del popolo iraniano, impegnandosi seriamente per raggiungere un accordo equo, ragionevole e duraturo.

La Repubblica Islamica dell’Iran, pur ribadendo il proprio impegno per la via diplomatica e dichiarando la propria disponibilità a proseguire i negoziati, non accetta in alcun modo approcci basati su minacce e pressioni – tutti contrari ai principi della Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale, progettati con l’obiettivo di danneggiare gli interessi nazionali dell’Iran e violare i diritti umani dei cittadini iraniani. A tal proposito, condanna fermamente la continuazione delle sanzioni illegali e le pressioni sui partner commerciali ed economici dell’Iran, considerandole un ulteriore segnale della giustificata diffidenza e del profondo scetticismo del popolo iraniano riguardo alla serietà degli Stati Uniti nel perseguire la diplomazia.

La prosecuzione di questi comportamenti illegali non cambierà in alcun modo le posizioni logiche, legittime e basate sul diritto internazionale dell’Iran. Senza dubbio, tentare nuovamente con metodi e strategie già fallimentari non porterà altro che la ripetizione degli stessi costosi insuccessi del passato.

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