per i diritti umani a Betlemme a causa della sua protesta contro il taglio degli ulivi. I residenti di diverse aree della Cisgiordania, specialmente durante la stagione della raccolta delle olive, sono sempre esposti agli attacchi dei coloni israeliani. Nel 2020, i coloni hanno abbattuto tremila ulivi in Cisgiordania e l'esercito israeliano ha impedito a centinaia di palestinesi di entrare nei loro terreni agricoli. Secondo il sito web di Shahab News mercoledì, una fonte palestinese ha annunciato pubblicando le immagini del duro pestaggio di un attivista internazionale per i diritti umani da parte di coloni sionisti nella città di Betlemme, sulla sponda occidentale del fiume Giordano, a causa della sua protesta contro il taglio di palestinesi ulivi. Secondo questo rapporto, coloni sionisti hanno attaccato il villaggio di Kisan a Betlemme (a sud della Cisgiordania) e abbattuto 300 ulivi. Durante questo incidente, i sionisti hanno attaccato un attivista internazionale per i diritti umani che stava cercando di difendere i palestinesi e lo hanno ferito con dei coltelli. Sebbene gli uliveti siano stati presi di mira e distrutti dalle forze sioniste a intervalli di tempo diversi, i proprietari dei terreni agricoli hanno trasformato l'olivo in un simbolo di resistenza piantando ogni volta nuovi alberelli. L'obiettivo del regime sionista è distruggere i giardini palestinesi, cambiare la struttura di queste terre e trasformarle in insediamenti sionisti.
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