La fabbrica di troll o fattorie/allevamenti di troll sono commentatori politici anonimi e troll collegati a Internet sponsorizzati dal regime sionista.
Attori famosi di Bollywood come Alia Bhatt, Priyanka Chopra, Kareena Kapoor, Sonam Kapoor e Varun Dhawan hanno mostrato la loro solidarietà con la Palestina pochi giorni dopo l'attacco israeliano a Rafah.
Alia ha scritto nella sua storia su Instagram:
'Tutti i bambini meritano amore. Tutti i bambini meritano sicurezza. Tutti i bambini meritano la pace. Tutti i bambini meritano di vivere. E tutte le mamme meritano di poterle regalare ai propri figli'.
Ha accompagnato questo articolo con l'hashtag AllEyesOnRafah.
Stelle successive come Madhuri Dixit, Tripti Dimri, Fatima Sana Sheikh, Samantha Ruth Prabhu, Dia Mirza e Swara Bhasker si sono unite al gruppo.
Ma non c'è voluto molto prima che, come nei casi precedenti, i troll indiani, coordinati con la politica di propaganda israeliana, attaccassero in modo organizzato i post di questi famosi personaggi. Questi troll, che ovviamente usano tecniche di propaganda contro persone come Whataboutism, hanno fatto del loro meglio per mantenere queste figure popolari in una spirale di silenzio e per non poter esprimere liberamente la loro opinione.
In effetti, questi troll addestrati stanno cercando di creare una cultura dell’annullamento per i sostenitori della Palestina in India.
Ad esempio, alcuni di questi troll hanno scritto con letteratura simile e utilizzando la tecnica del Whataboutism nei loro commenti offensivi sotto il contenuto di queste cifre: Va bene stare dalla parte dell'umanità, perché non parli dell'uccisione degli indù? Perché non vieni a parlare dei morti israeliani? Perché non parli delle morti cristiane?
Oppure altri troll hanno scritto: "Perché non dite che è colpa di Hamas e dei palestinesi? Perché non dici che la causa della guerra è Hamas?
Anche un certo numero di altri resoconti con comportamenti da troll hanno scritto sotto il post di simpatia di queste figure per la Palestina: Avanti, se dici la verità, parla invece dell'oppressione degli indù. Perché non parli dell'India? Perché parli di persone all'estero?
Dall’inizio dell’uccisione dei palestinesi da parte di Israele, uno degli eventi più strani a livello mondiale nel cyberspazio è stato l’afflusso di gruppi organizzati, apparentemente indiani, a sostegno di questi massacri. Secondo diverse basi analitiche, Israele e Netanyahu hanno investito molto negli ultimi anni nell’uso del potere umano e virtuale indiano contro i loro oppositori, soprattutto musulmani.