quest’ultima potrebbe sopraffare le difese aeree israeliane nel nord dei territori occupati, compreso appunto il tanto decantato sistema di difesa aerea Iron Dome.
Lo hanno riferito tre funzionari statunitensi alla Cnn. "Riteniamo che almeno alcune batterie Iron Dome saranno sopraffatte", ha detto un alto funzionario. I timori che l'Iron Dome possa essere vulnerabile al vasto arsenale di missili e droni di Hezbollah sono stati comunicati anche da funzionari del regime sionista, che sta spostando forze dal sud di Gaza al nord dei territori occupati.
Sayyed Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah libanese, dal canto suo si è soffermato sul crollo dell’immagine della deterrenza israeliana proiettata all’estero. In un suo intervento lo scorso mercoledì, Nasrallah ha dichiarato che la resistenza islamica libanese ha utilizzato fino ad ora solo una piccola parte delle sue capacità militari. Secondo Nasrallah, il suo movimento dispone di armi nuove e molto avanzate, e le dispiegherà in campo i un prossimo futuro, se sarà necessario.
Negli ultimi giorni l'Iron Dome, il sistema di difesa aerea del regime sionista, è stato bersagliato più volte dai combattenti libanesi di Hezbollah.
Nel frattempo, martedì la resistenza libanese ha diffuso sui social un video ripreso da un suo drone di ricognizione (Hodhod in italiano Upupa) che ha sorvolato il nord dei territori occupati il porto di Haifa dove ci sono obiettivi sensibili israeliani all'interno della Palestina occupata, sui sistemi di difesa aerea inclusi i sistemi Iron Dome.
I media sionisti si sono detti sorpresi per il facile ingresso dei droni da ricognizione libanesi Hezbollah nelle profondità della Palestina occupata, e la raccolta delle informazioni sui siti strategici del regime sionista, compresi impianti missilistici, depositi di armi, sistema Iron Dome e il porto strategico di Haifa.
Dal 7 ottobre 2023, con il pieno sostegno dei paesi occidentali, il regime sionista ha scatenato una guerra genocida nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania contro il popolo indifeso e oppresso della Palestina.
D’altro canto, la resistenza palestinese a Gaza e altri gruppi di resistenza in Libano, Iraq, Yemen e Siria hanno annunciato che faranno pagare al nemico sionista i crimini che ha commesso.
Secondo gli ultimi rapporti, il numero dei martiri palestinesi supera 37.000 mentre più di 85.000 sono rimasti feriti dall’inizio della nuova tornata di attacchi del regime sionista a Gaza il 7 ottobre 2023.
Nel 1917 fu dichiarata l'istituzione del regime israeliano nella terra della Palestina con la dichiarazione Balfour del governo britannico e attraverso l’immigrazione di ebrei provenienti da diversi paesi nella terra palestinese. Nel 1948 entrò fu proclamata la esistenza di Israele. Da allora sono stati attuati diversi piani di sterminio di massa del popolo palestinese e l’occupazione di tutta la sua terra.