AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : Parstoday
venerdì

29 novembre 2024

20:01:53
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In che modo gli scienziati nucleari iraniani hanno sorpreso gli Usa? Il segreto della formula del martire Shahriari

La storia dell'Iran che ottiene il 20% di uranio è un'esperienza storica di inganno ed ostruzione delle potenze mondiali. L'America ed i suoi alleati hanno cercato di limitare la capacità scientifica dell'Iran abusando del bisogno vitale di Teheran di combustibile nucleare. Ma gli scienziati iraniani hanno fallito questa cospirazione facendo affidamento sulle conoscenze e sulle capacita` interne.

Il Sommo leader della Rivoluzione Islamica nel suo recente incontro con un gruppo di membri del Basij ha sottolineato uno dei punti di svolta nella storia scientifica e nucleare dell'Iran. Ha dichiarato: "Coloro che sono riusciti a spezzare il complotto americano nel caso dell'uranio arricchito al 20% sono stati Basiji". Secondo Parstoday, il quotidiano Farhikhtegan ha scritto in questo contesto e nell'analisi storica della questione nucleare iraniana: queste dichiarazioni ci ricordano una storia importante degli anni '80, quando l'Iran, di fronte alle sanzioni e agli ostacoli delle potenze mondiali, faceva affidamento sui suoi scienziati Basij per produrre uranio arrichito al 20%. In questo modo anche la Turchia ed il Brasile sono apparsi come mediatori, ma alla fine questi giochi di ruolo, sotto la pressione degli Stati Uniti, non sono riusciti a creare una giustificazione internazionale per rendere pubblica la capacità dell'Iran di produrre l’uranio arrichito al 20%. Il raggiungimento da parte dell'Iran della tecnologia di produzione di uranio al 20% è un punto di svolta nella storia nucleare del paese ed un simbolo del progresso scientifico e della volontà nazionale. Questo successo, ottenuto in un contesto di sanzioni e pressioni senza precedenti, ha dimostrato che l’Iran può soddisfare i suoi bisogni vitali anche nelle condizioni più difficili.

L'America ha impedito all'unico fornitore di combustibile nucleare dell'Iran di continuare lo scambio

Alla fine degli anni ’80 l’Iran si trovò ad affrontare una grave crisi. Il reattore di ricerca di Teheran, lanciato nel 1340 per la produzione di isotopi radiofarmaceutici e per la ricerca scientifica, necessitava di un combustibile composto da uranio al 20%. Questo reattore fu costruito dagli Stati Uniti nel 1961 e fino alla rivoluzione il combustibile fu fornito dallo stesso paese. Dopo la rivoluzione, l’Iran ha soddisfatto questo fabbisogno da altri paesi, inclusa l’Argentina.

Ma nel 2007, dopo che le riserve di uranio del 20% furono esaurite, l’Iran chiese all’Argentina di acquistare nuovo carburante. L'America, consapevole dell'importanza strategica della questione, ha impedito a questo paese di soddisfare i bisogni dell'Iran esercitando pressioni sull'Argentina. Questa azione ha messo l’Iran nella situazione di dover chiudere il reattore di Teheran o trovare altre soluzioni. La chiusura di questo reattore ha significato fermare la produzione di radiofarmaci, mettendo in pericolo la vita di migliaia di pazienti.

L'Iran ha giocato con la carta di Turchia e Brasile

Per risolvere questo problema, l’Iran ha avviato negoziati con i paesi membri del Gruppo di Vienna (USA, Francia e Russia). Questi paesi hanno proposto di scambiare l'uranio arricchito al 3,5% dell'Iran con uranio arrichito al 20%. Secondo questa proposta, l'Iran avrebbe dovuto inviare alla Russia 1.200 kg di uranio al 3,5% e dopo un anno avrebbe ricevuto 120 kg di uranio arrichito al 20%. Ma questa proposta è stata respinta dall’Iran per vari motivi. Innanzitutto, i paesi occidentali non hanno fornito alcuna garanzia per la consegna puntuale del carburante. In secondo luogo, esperienze passate come la malafede della Francia nel progetto della centrale elettrica di Bushehr avevano rafforzato la sfiducia dell'Iran.

L’Iran ha suggerito che questo scambio avvenisse sul suolo iraniano o in un paese terzo, come la Turchia. A questo proposito, l’Iran ha invitato la Turchia e il Brasile, che avevano buoni rapporti con Teheran, a fungere da mediatori. Secondo questo piano, che è diventato la base della dichiarazione di Teheran, l'Iran invierebbe 1.200 kg di uranio arrichito al 3,5% alla Turchia e riceverebbe in cambio 120 kg di uranio arrichito al 20%.

Inoltre, l’Iran aveva il diritto di riprendere in qualsiasi momento il suo uranio dalla Turchia. I presidenti della Turchia e del Brasile hanno informato Obama prima di firmare questa dichiarazione. Ma non appena il comunicato è stato diffuso, Obama si è opposto pur sapendo che l'immagine del suo Paese sarebbe stata rovinata. Gli Stati Uniti erano consapevoli che il ritiro della Russia dal processo di scambio nucleare da parte dell'Iran avrebbe potuto diventare la base per la cooperazione del Cremlino con Washington al fine di adottare una posizione comune contro la Repubblica islamica. Per questo motivo, pur essendo consapevole delle conseguenze negative che un rifiuto della dichiarazione di Teheran avrebbe avuto sull'immagine del suo Paese, Obama ha accettato questo rischio per approvare la risoluzione contro l'Iran e ottenere il sostegno della Russia e si è opposto, ma non sapeva che questa azione sarebbe finita in favore dell'Iran.

L’America ha subito contr’attacco

Mettendo in luce il comportamento disonesto degli Stati Uniti, l’Iran ha gettato le basi per ottenere il sostegno dell’agenzia e persuadere l’opinione pubblica sulla necessità di produrre l’uranio arrichito al 20% all’interno del paese. L'Occidente, che non si aspettava che l'Iran riuscisse a raggiungere così rapidamente la tecnologia di produzione del 20% di uranio, è rimasto molto sorpreso. I paesi occidentali, che cercavano di costringere l’Iran ad accettare le loro condizioni con pressioni politiche ed economiche, si trovavano ora di fronte a un paese che soddisfaceva i suoi bisogni in modo indipendente. Nel settembre 2009, l'Iran ha annunciato di aver prodotto 25 kg di uranio arrichito al 20%. Questa cifra aumentava ogni mese e l'Iran era in grado di soddisfare pienamente le proprie esigenze interne.

Il martire Shahriari ha sbloccato la produzione di combustibile nucleare

Il raggiungimento da parte dell'Iran della tecnologia di arricchimento dell'uranio al 20% è dovuto agli sforzi 24 ore su 24 degli scienziati Basiji del paese, in particolare del martire Majid Shahriari. Il martire Shahriari è stato in grado di implementare la complessa formula di arricchimento dell'uranio dal 5% al 20% progettando e collegando due cascate centrifughe. Questo processo, che richiedeva precisione e controllo molto elevati, è uno dei passaggi più difficili nella produzione di combustibile nucleare. Inoltre, è riuscito a produrre piastre di combustibile, necessarie per utilizzare il 20% di uranio nel reattore. Questo risultato ha reso l’Iran autosufficiente nella produzione di combustibile nucleare.

Lezioni da un'esperienza storica

La storia dell’Iran che ottiene l’ uranio arrichito il 20% è un’esperienza storica di inganno e ostruzione delle potenze mondiali. L'America ed i suoi alleati hanno cercato di limitare la capacità scientifica dell'Iran abusando del bisogno vitale di Teheran di combustibile nucleare. Ma gli scienziati iraniani hanno fallito questa cospirazione facendo affidamento sulla conoscenza e sul potere interni. Questa azione degli Stati Uniti ha dimostrato che l'obiettivo principale non era risolvere il problema dell'Iran, ma limitare la capacità nucleare dell'Iran e prosciugare le riserve di uranio arricchito dell'Iran. Inoltre, il ruolo di mediazione della Turchia e del Brasile ha dimostrato che anche gli sforzi sinceri per risolvere le controversie falliranno sotto l’influenza delle pressioni degli Stati Uniti e dei loro alleati. Questa esperienza offre una lezione importante per la diplomazia globale; affidarsi alla forza interiore è il modo migliore per affrontare le pressioni esterne.