14 aprile 2025 - 20:12
Source: Parstoday
Sachs: la pace nell'Asia occidentale non sarà stabilita finché non termineranno le operazioni della CIA

Un consigliere del Segretario generale delle Nazioni Unite, al Forum politico di Antalya in Turchia, ha ritenuto che gli Stati Uniti siano la causa delle guerre nell'Asia occidentale e ha affermato: La guerra in Siria è iniziata su ordine dell'allora presidente degli Stati Uniti.

Sabato (12 aprile) al quarto Antalya Diplomacy Forum, Jeffrey Sachs, economista, analista politico e professore alla Columbia University, ha criticato gli Stati Uniti, affermando: "Il bellicismo americano impedisce il raggiungimento della pace nella regione, che è stata oggetto di manipolazione da parte delle potenze occidentali fin dal Trattato di Versailles, più di cento anni fa".

Sachs ha considerato gli USA come la forza trainante dei conflitti nella regione dell'Asia occidentale e ha aggiunto: "Finché non verrà attuata una vera diplomazia nella regione e non termineranno le operazioni dell'Agenzia di intelligence americana (CIA), la pace non sarà stabilita nella regione".

Sachs ha inoltre affermato: "Il governo degli Stati Uniti e il suo alleato Israele sono responsabili di molte crisi e guerre nella regione e le loro azioni sono deliberate".

"Se gli USA riconoscessero la Palestina, queste guerre probabilmente finirebbero". Sachs ha mosso queste critiche mentre il regime israeliano massacrava più di 50.000 persone, metà delle quali donne e bambini, in un genocidio durante la guerra contro Gaza, durata un anno.

"Sono gli Stati Uniti a fornire supporto militare e navale alla guerra di Israele contro Gaza e a gestire le operazioni di intelligence". Ha aggiunto Sachs. "Tutto quello che sta succedendo oggi a Gaza è dovuto alla complicità quotidiana di Washington".

Jeffrey Sachs riferendosi anche alla crisi siriana e al coinvolgimento degli USA in essa, ha fornito una spiegazione a questo riguardo: La guerra in Siria (nel 2011) è iniziata su ordine diretto di Barack Obama (allora presidente degli Stati Uniti).

"Chiunque pensi che l'America soddisferà gli interessi dei paesi arabi, della Turchia o dell'Iran è un illuso". Ha affermato ancora il membro della Columbia University. "Gli imperi non lavorano per gli altri, ma si dividono per ottenere il predominio."

Al termine del suo discorso, il consulente delle Nazioni Unite ha invitato la regione a determinare il proprio destino senza interferenze straniere e ha sottolineato che si troveranno vere soluzioni quando verrà abbandonata la politica del divide et impera delle forze imperialiste, iniziata un secolo fa.

342/

Your Comment

You are replying to: .
captcha