Il diplomatico iraniano ha detto questo in risposta alle recenti affermazioni di John Kirby, che attualmente ricopre il ruolo di coordinatore per le comunicazioni strategiche presso il Consiglio di sicurezza nazionale alla Casa Bianca.Il 13 maggio, Kirby ha detto che “gli Stati Uniti intraprenderanno una serie di azioni per rafforzare (la loro) posizione difensiva nel Golfo Persico”.
Questa decisione, i cui dettagli saranno resi pubblici nei prossimi giorni dal Pentagono, vuole essere una risposta all’azione della marina dei Pasdaran iraniani (Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, IRGC) di aver fermato e preso due navi mercantili, la prima nel Golfo Persico mentre la seconda, una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall, nel golfo di Oman.
E era arrivata dal Kuwait e la sua destinazione era Houston, in Texas. Kirby ha ripetendo un ritornello che usa sempre Washington cioè che il governo americano non permetterà alle forze straniere o regionali di mettere a repentaglio la libertà di navigazione nel Golfo Persico.In risposta, il portavoce agli Esteri iraniano ha affermato che la Repubblica islamica continua a svolgere il suo ruolo nel garantire la sicurezza nel Golfo Persico e in altre acque regionali e internazionali e contribuire alla sicurezza del traffico navale attraverso lo Stretto di Hormuz.
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