Lo denuncia ancora una volta il Ministero degli Esteri siriano
in due lettere identiche, indirizzate al Segretario Generale delle
Nazioni Unite António Guterres e al Presidente di turno del Consiglio di
Sicurezza Ferit Hoxha.
Damasco ha chiesto che l'amministrazione americana venga ritenuta responsabile del saccheggio delle ricchezze del paese e obbligata a risarcire l'atto illegale.La Siria ha anche chiesto la fine delle pratiche aggressive e delle violazioni dei principi internazionali e della Carta delle Nazioni Unite da parte delle truppe di occupazione statunitensi, che sono illegalmente presenti nella parte nordorientale del paese e nella regione strategica sudorientale di al-Tanf.Le lettere sottolineano inoltre che Washington e i suoi alleati terroristi saccheggiano le risorse strategiche della Siria al fine di aumentare la pressione delle sanzioni unilaterali sul popolo siriano, prolungarne la sofferenza e privarlo delle sue risorse nazionali.
Il ministero degli Esteri siriano ha stimato in 115,2 miliardi di dollari i danni inflitti ai settori petrolifero e minerario siriano a seguito di “atti di aggressione e sabotaggio” da parte delle forze statunitensi e dei loro alleati terroristici.
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