AhlolBayt News Agency (ABNA)

source : Parstoday
martedì

27 febbraio 2024

20:08:23
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Ucraina e Gaza, giganti mondiali delle armi fanno miliardi grazie alla guerra

KIEV - Le principali aziende produttrici di armamenti di tutto il mondo, comprese quelle occidentali, traggono enormi vantaggi dalle guerre in Ucraina e a Gaza.

La britannica BAE systems, principale produttrice di armi in Europa, dall'inizio della guerra in Ucraina, le sue azioni sono cresciute del 42,6, ora in Borsa vale circa 29 miliardi di euro.

Secondo il Financial Times “Rheinmetall, il principale appaltatore della difesa tedesca, potrebbe svuotare le proprie scorte di armi, rimettere a nuovo quelle dei clienti e vendere preziose munizioni per caricare il carro armato”. Nel 2021 Rheinmetall aveva 5,66 miliardi di ricavi e un utile operativo di 594 milioni. I risultati 2022 saranno migliori. Ancora meglio quest’anno: Ubs prevede un balzo dell’utile operativo a 958 milioni. Da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, il prezzo delle azioni dell’impresa tedesca è aumentato da 96,78 euro del 23 febbraio 2022 a 226 del 2 febbraio, +133%, più di ogni altra azienda mondiale di armi. Il valore di Borsa di tutta la società ormai sfiora i 10 miliardi. Quasi il doppio di Leonardo, che è sui 5,5 miliardi. L’ex Finmeccanica fattura 14 miliardi, il doppio del gruppo tedesco, ma ha una redditività inferiore. Anche le azioni dell’ex Finmeccanica, per alcuni anni depresse, hanno beneficiato dell’effetto guerra: hanno segnato un rialzo del 49% in poco più di undici mesi.

Tutto questo vale anche per la guerra genocida in corso nella Striscia di Gaza che dal 7 ottobre ha causato l'uccisione di circa 30mila persone, la maggior parte donne e bambini. I dati ufficiali mostrano che diversi Stati europei hanno fornito armi ed equipaggiamenti chiave a Israele che questo regime li ha utilizzati nella sua criminale offensiva nell'anclave palestinese. Le informazioni mostrano che gli Stati europei fra cui anche l'Italia stanno "aiutando e assistendo" direttamente l'offensiva di Israele .Tra il 2013 e il 2022, ad esempio, le aziende italiane hanno venduto a Israele armamenti per un valore di quasi 120 milioni di euro: in media circa 12 milioni di euro all'anno.

I dati condivisi con Euronews dalla Campagna contro il commercio di armi (Caat) mostrano che anche il Regno Unito è un importante fornitore di armi a Israele. Fornisce componenti che costituiscono il 15% di ogni velivolo da combattimento F35, attualmente utilizzato nell'incessante bombardamento di Gaza da parte di Israele, che ha colpito scuole, ospedali e aree residenziali. Secondo stime "prudenti", il valore di questi componenti è di 336 milioni di sterline (386 milioni di euro) dal 2016.

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