Secondo l’agenzia Abna, che cita l’agenzia Shahab, il comitato mediatico di Tulkarem ha annunciato che l’esercito del regime sionista continua le sue aggressioni contro la città di Tulkarem e il suo campo profughi nel nord della Cisgiordania per il novantesimo giorno consecutivo, e contro il campo profughi di Nur Shams per il settantasettesimo giorno.
Il comitato ha dichiarato: “A seguito di questi attacchi, il numero di sfollati nei campi di Nur Shams e Tulkarem è aumentato a 25.000 persone. I militari occupanti hanno intensificato l’assedio su queste aree con un massiccio dispiegamento di forze militari, sparando proiettili veri, lanciando bombe sonore, assaltando case e negozi, distruggendo proprietà, arrestando e interrogando i residenti.”
Il comitato mediatico di Tulkarem ha riferito: “L’esercito del regime occupante ha inoltre bloccato l’ingresso orientale della città di Tulkarem, vicino al campo di Nur Shams, con cumuli di terra, limitando i movimenti dei cittadini. Inoltre, ha confiscato case ed edifici nella strada di Nablus e nel quartiere settentrionale adiacente, trasformandoli in caserme militari dopo aver espulso forzatamente i residenti.”
Secondo il rapporto del comitato mediatico, a seguito di questi attacchi, finora 13 palestinesi, tra cui un bambino e due donne, sono stati martirizzati, e decine di altri sono stati feriti o arrestati.
Il comitato mediatico di Tulkarem ha annunciato: “Le infrastrutture, le case, i negozi e i veicoli hanno subito gravi danni, molti dei quali sono stati completamente o parzialmente distrutti, bruciati o saccheggiati. Inoltre, 396 case sono state completamente distrutte e 2.573 case sono state parzialmente distrutte nei campi di Tulkarem e Nur Shams, mentre gli ingressi e i vicoli di questi campi sono stati bloccati con cumuli di terra.”
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