18 agosto 2025 - 13:29
Source: ABNA24
La reazione di Al-Azhar all'illusione della "Grande Israele"

L'Istituto Al-Azhar in Egitto ha condannato le dichiarazioni del primo ministro del regime sionista sulla "Grande Israele", definendo tali discorsi "un'illusione" e "dichiarazioni provocatorie".

Secondo l'agenzia di stampa AhlulBayt (a.s.) - ABNA - l'Istituto Al-Azhar in Egitto ha condannato le dichiarazioni di Benjamin Netanyahu, primo ministro del regime sionista, sulla "Grande Israele", descrivendo tali discorsi come "un'illusione" e "dichiarazioni provocatorie".

Secondo Arabi 21, l'istituto ha annunciato in un comunicato pubblicato su X che "Al-Azhar condanna con i termini più forti le dichiarazioni provocatorie e inaccettabili dei funzionari del regime di occupazione sull'illusione della 'Grande Israele'. Tali discorsi riflettono una mentalità occupante profondamente radicata".

Al-Azhar ha sottolineato che tali dichiarazioni dimostrano le aspirazioni e le intenzioni estremiste degli occupanti di dominare le ricchezze dei paesi della regione e di inghiottire il resto della Palestina.

Nel comunicato, Al-Azhar ha notato che "queste illusioni politiche non cambieranno la realtà e non sono altro che prepotenza e un tentativo di distogliere l'attenzione dai crimini, dai massacri e dal genocidio che gli occupanti stanno commettendo a Gaza per cancellare la Palestina dalla mappa del mondo. Inoltre, queste illusioni non daranno alcuna legittimità agli occupanti per dominare nemmeno un centimetro del suolo palestinese. La Palestina è una terra puramente arabo-islamica che non è facile da deturpare o cambiarne la realtà".

L'Istituto Al-Azhar, dichiarando la sua ferma opposizione alle narrazioni religiose estremiste che gli occupanti periodicamente esprimono per testare la serietà dei paesi e delle nazioni della regione, ha invitato la nazione araba e islamica a unirsi contro questa prepotenza che minaccia l'integrità dei paesi e la stabilità della regione.

La settimana scorsa, Netanyahu ha dichiarato in un'intervista televisiva di sentire di avere una missione storica e spirituale e di essere legato alla visione della "Grande Israele".

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