Secondo l'agenzia di stampa AhlulBayt (AS) - ABNA - il governo spagnolo ha annunciato l'intenzione di avviare indagini sulle aziende che pubblicizzano o vendono beni e servizi di origine israeliana nel Paese.
Questa decisione segue l'approvazione di un decreto governativo la scorsa settimana. Il Ministero degli Affari dei Consumatori spagnolo ha dichiarato in un comunicato che questo decreto fa parte di un pacchetto di misure più ampio che include anche il divieto di inviare armi a Israele. Queste azioni sono progettate per fermare quello che il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez ha definito il "genocidio a Gaza".
Pablo Bustinduy, Ministro degli Affari dei Consumatori spagnolo, aveva precedentemente affermato che il suo ufficio avrebbe utilizzato "tutte le risorse necessarie" per garantire che nessuna azienda in Spagna tragga profitto dall'occupazione israeliana.
Tra queste misure, la Direzione Generale per gli Affari dei Consumatori è stata incaricata di indagare sulle aziende che traggono profitto da attività commerciali nei territori occupati. Questa azione è in linea con la raccomandazione di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite, che ha affrontato la questione nel suo rapporto di luglio 2025 intitolato "Conti Profitti e Perdite Macchiati dal Sangue del Popolo Palestinese".
Bustinduy ha sottolineato: "Garantiremo che i conti finanziari di nessuna azienda in Spagna siano macchiati dal sangue del popolo palestinese" e ha aggiunto che le aziende devono astenersi da qualsiasi attività legata all'occupazione israeliana, sia direttamente che indirettamente.
Anche le Nazioni Unite hanno pubblicato venerdì scorso un nuovo aggiornamento del database delle aziende che operano negli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata. In questo elenco sono state incluse 158 aziende di 11 paesi le cui attività hanno sollevato preoccupazioni sui diritti umani.
Di queste aziende, 138 sono israeliane e 20 sono straniere. La Spagna, con quattro aziende attive nel settore delle infrastrutture, è il secondo paese non israeliano presente in questo elenco, dopo gli Stati Uniti con sei aziende.
La Spagna è considerata uno dei critici più severi in Europa degli attacchi del regime israeliano alla Striscia di Gaza, attacchi che finora hanno causato oltre 66.000 martiri.
Your Comment