Secondo l'agenzia di stampa Abna, Amir Saeid Iravani, Ambasciatore e Rappresentante Permanente della Repubblica Islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite, ha dichiarato in una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite e al Presidente del Consiglio di Sicurezza: "L'atto di aggressione perpetrato dal regime sionista con il coordinamento degli Stati Uniti è stato diretto contro la sovranità e l'integrità territoriale della Repubblica Islamica dell'Iran ed è considerato una chiara violazione dell'Articolo 2(4) della Carta delle Nazioni Unite. Questa aggressione ha incluso attacchi deliberati contro civili, proprietà e obiettivi civili; attacchi eseguiti con palese disprezzo per i principi fondamentali del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario."
Il diplomatico di alto livello della Repubblica Islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite ha sottolineato: "Gli Stati Uniti sono obbligati a risarcire completamente l'Iran e i suoi cittadini per i danni subiti a causa delle suddette violazioni, inclusi eventuali danni materiali e morali. Ciò, in conformità con il diritto internazionale, include l'obbligo di ripristinare la situazione preesistente e di risarcire i danni che ne derivano."
Ha aggiunto: "Allo stesso tempo, tali ammissioni implicano la responsabilità penale individuale di ciascun funzionario e individuo degli Stati Uniti che ha partecipato alla commissione di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, inclusa la commissione del 'crimine di aggressione'."
Iravani ha concluso: "La Repubblica Islamica dell'Iran si riserva il suo diritto pieno e indubbio di perseguire, attraverso tutti i canali legali disponibili, la creazione di un meccanismo di responsabilità per i responsabili e di garantire il pieno risarcimento per tutti i danni e le perdite subite a seguito di questo atto internazionale illecito."
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