Secondo l’Agenzia Ahlulbayt News (ABNA), si è tenuto un incontro di coordinamento tra attivisti provinciali e nazionali per il Decennio della Dignità presso il santuario di Hazrat Ma’sumeh, con la presenza di Hojjatoleslam Mashraf, vice responsabile culturale e presidente del comitato delle cerimonie fatimidi, insieme a rappresentanti di varie organizzazioni.
Hojjatoleslam Mashraf, esprimendo condoglianze per le vittime e i feriti dell’incidente al porto di Shahid Rajaee a Bandar Abbas, ha detto che il Decennio della Dignità è stato istituito alla fine degli anni ’70 presso il santuario e che ogni anno si cerca di migliorare i programmi.
Ha aggiunto: “Le persone devono sperimentare da vicino la dignità degli Ahlulbayt (A) e familiarizzare con essa. L’obiettivo principale dei programmi del Decennio della Dignità è illustrare i principi di una vita spirituale seguendo lo stile di vita fatimida e razavita.”
Mashraf ha ricordato che nei primi anni 2010 è stato formato un comitato nazionale per il Decennio della Dignità, guidato dal santuario di Hazrat Ma’sumeh, e che il comitato dei contenuti è stato affidato al santuario, con la scelta di slogan e titoli dei giorni decisa in collaborazione con altri attivisti.
Il tema principale del Decennio della Dignità è “Iran dell’Imam Reza (A)”. I primi tre giorni sono dedicati al santuario di Hazrat Ma’sumeh e alla città di Qom, i giorni dal quarto al settimo riguardano varie ricorrenze, e dall’ottavo all’undicesimo sono legati al santuario di Imam Reza.
Per i primi tre giorni, gli slogan sono: “Hazrat Ma’sumeh (S), la migliore ragazza del mondo” (primo giorno), “Sorella dell’Imam Reza, ispirazione per le ragazze della resistenza” (secondo giorno) e “Investire nella produzione con lavoro e servizio dignitoso” (terzo giorno).
Mashraf ha sottolineato che il santuario di Hazrat Ma’sumeh è un centro per onorare ragazze, donne e attivisti, con grandi raduni previsti, tra cui il primo grande incontro delle ragazze iraniane giovedì pomeriggio, che sarà una celebrazione di gioia e fede.
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