Secondo l'agenzia di stampa ABNA, che cita TASS, Marco Rubio, Segretario di Stato americano, senza menzionare le azioni ostili del suo paese e dei suoi alleati europei contro l'Iran nell'attivazione del "Meccanismo a Scatto" (Snapback), ha affermato che Washington si aspetta ancora di raggiungere un accordo con l'Iran sul suo programma nucleare.
A tal proposito, Rubio ha sostenuto: "Le sanzioni e le altre restrizioni delle Nazioni Unite relative all'Iran sono state ripristinate a partire dalle 20:00 ora della costa orientale degli Stati Uniti."
Ha poi continuato affermando: "Il Presidente (Donald) Trump ha chiaramente affermato che la diplomazia rimane un'opzione sul tavolo e che (il raggiungimento di) un accordo rimane il miglior risultato per il popolo iraniano e per il mondo. Per realizzarlo, l'Iran deve accettare negoziati diretti in buona fede e senza perdere tempo o creare ambiguità (!)"
In precedenza, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sotto la pressione degli Stati Uniti, aveva respinto il progetto di risoluzione di Russia e Cina che mirava a prorogare la Risoluzione 2231, adottata a sostegno dell'accordo nucleare con l'Iran.
Prima di ciò, Regno Unito, Germania e Francia, accusando la Repubblica Islamica dell'Iran di aver violato l'accordo nucleare del 2015 (JCPOA) e sollevando affermazioni infondate, senza menzionare il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da tale accordo nel 2018 e le violazioni da parte europea, e in linea con la campagna di "massima pressione" degli Stati Uniti contro Teheran, hanno avviato il processo di 30 giorni per l'attivazione del Meccanismo a Scatto (Snapback).
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