Secondo l'agenzia di stampa Abna, citando Al Jazeera, i media del regime sionista hanno riferito che Benjamin Netanyahu, il primo ministro del regime sionista, ha invitato "Ben-Gvir", il ministro della Sicurezza Interna, e "Smotrich", il ministro delle Finanze del regime, noti oppositori irriducibili dell'accordo di scambio di prigionieri e del cessate il fuoco, a una riunione urgente.
Netanyahu è atteso per un discorso alle 20:00 ora di Gerusalemme occupata, che, secondo le previsioni, riguarderà probabilmente il piano Trump e la cessazione degli attacchi a Gaza.
Va notato che Trump ha presentato un piano per Gaza. Hamas ha fornito la sua risposta ufficiale alla proposta di cessate il fuoco del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, attraverso intermediari.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente presentato un piano in 20 punti per porre fine alla guerra di Gaza, che enfatizza un cessate il fuoco immediato, il rilascio dei prigionieri israeliani in cambio della liberazione di centinaia di detenuti palestinesi, il ritiro delle forze israeliane sulle linee concordate e la formazione di un'istituzione internazionale per la ricostruzione e l'amministrazione di Gaza.
Questo piano ha incontrato reazioni caute da parte dei leader europei e i funzionari nutrono dubbi riguardo alla sovranità palestinese, al ruolo del governo di transizione e alla garanzia di attuazione delle disposizioni del piano.
Gli osservatori hanno ritenuto l'iniziativa di Trump di parte, incompleta e in chiara contraddizione con la volontà e i diritti legittimi dei palestinesi. I critici affermano che ignorare il ruolo dei gruppi palestinesi, limitare il futuro di Gaza a una struttura temporanea sotto sorveglianza internazionale e rimuovere qualsiasi garanzia reale per la formazione di uno stato palestinese indipendente, indicano che questa iniziativa è più un tentativo di consolidare la posizione del regime sionista e di gestire la crisi a breve termine a favore di Washington e Tel Aviv, piuttosto che una risposta equa alla crisi.
Nonostante il sostegno di alcuni paesi al piano, i gruppi della resistenza palestinese, tra cui Hamas, hanno richiesto chiarimenti sulle sue disposizioni, in particolare per quanto riguarda le garanzie di sicurezza, lo stato dei valichi e il futuro politico di Gaza e della Cisgiordania.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, venerdì, ora locale, in una dichiarazione dal tono aspro, ha minacciato Hamas affermando: In caso di mancato accordo con Hamas entro le 18:00 di domenica, ora di Washington D.C. (22:00 GMT), "si scatenerà un inferno" che nessuno ha mai visto, e la pace in Medio Oriente sarà raggiunta con ogni mezzo.
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