un gruppo di familiari dei martiri della Repubblica islamica. Il Leader ha ribadito che la rivoluzione islamica del 1979 ha salvato l'Iran dal sprofondare in un declino morale, religioso e politico, accreditando gli eroici sacrifici dei martiri e delle loro famiglie per l'epico movimento. "La rivoluzione islamica protesse la nazione dal declino religioso e politico. Poi Saddam attaccò. Furono i martiri a resistere per 8 anni".
Il leader della rivoluzione islamica, l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha ribadito che la rivoluzione islamica del 1979 ha salvato l'Iran dal sprofondare in un declino morale, religioso e politico, accreditando gli eroici sacrifici dei martiri e delle loro famiglie per l'epico movimento. La Guida suprema ha piu' volte elogiato i martiri, "coloro che hanno cambiato il nostro destino in uno dei periodi più sensibili della Storia dell'Iran".
Rivolgendo la parola alle care famiglie dei caduti, la Guida suprema ha sottolineato: “I vostri martiri hanno cambiato il destino del Paese in uno dei periodi più critici della sua storia”, ha sottolineato domenica il Leader rivolgendosi a una numerosa folla di familiari dei martiri iraniani a Teheran. “La rivoluzione islamica è avvenuta per preservare il Paese, che stava rapidamente cadendo in un decadimento morale, religioso e politico, e lo salvò”. Il leader ha inoltre salutato la gioventù iraniana per aver difeso il paese durante la guerra imposta dall'Iraq negli anni '80 – nota come difesa sacra – e le successive trame nemiche per destabilizzare il paese, dicendo: “Poi, il nemico ha lanciato un attacco militare. Sono stati i giovani a resistere per otto anni ea salvare il Paese. Poi, la nostra gioventù [con fermezza] si è opposta a vari sforzi di sedizione, varie mosse per fomentare disordini e diversi tipi di aggressioni nemiche fino ad oggi”.
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